Carta del Docente anche ai Supplenti Annuali: il Tribunale di Milano dà ragione a FENSIR
Milano, 15 maggio 2025 – Ancora una volta, la Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca (FENSIR) si conferma baluardo concreto nella difesa della dignità dei lavoratori della scuola. Con una nuova sentenza di grande rilievo, il Tribunale del Lavoro di Milano ha riconosciuto il diritto dei docenti a tempo determinato con incarico annuale a ricevere il bonus formativo di 500 euro annui previsto dalla “Carta del Docente”, finora destinato esclusivamente agli insegnanti di ruolo.
A essere premiata è stata la determinazione con cui FENSIR ha promosso e sostenuto questa azione legale, tutelando un gruppo di docenti precari da una grave e inaccettabile discriminazione.
La sentenza: “Disparità irragionevole e incostituzionale”
Il Giudice del lavoro ha accolto integralmente le tesi sostenute dai legali incaricati da FENSIR, stabilendo che:
“La limitazione del beneficio economico ai soli docenti a tempo indeterminato rappresenta una evidente discriminazione a danno dei docenti a termine… priva di una ragionevole giustificazione.”
La decisione richiama anche la giurisprudenza del Consiglio di Stato (sent. n. 1842/2022) e della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-450/21), sottolineando che:
“Non può dubitarsi che, nella misura in cui la P.A. si serve di personale docente non di ruolo per l’erogazione del servizio scolastico, deve curare la formazione anche di tale personale.”
Il Tribunale ha ribadito che il diritto alla formazione continua riguarda tutti i docenti, in quanto fondamentale per garantire la qualità dell’insegnamento agli studenti.
Anche chi è uscito dalla scuola ha diritto al risarcimento
Un altro aspetto innovativo della sentenza riguarda il riconoscimento del risarcimento danni per una docente non più in servizio. Il Giudice ha stabilito che:
“Non si vede come, in assenza di una norma che disponga diversamente, il diritto – già entrato nel patrimonio del docente – possa semplicemente estinguersi. Sarebbe un’ingiusta locupletazione dell’Amministrazione.”
La docente ha dunque ottenuto un risarcimento di 1.000 euro, a dimostrazione che il diritto alla Carta Docente matura durante l’attività lavorativa e non può essere cancellato retroattivamente.
FENSIR: una lunga serie di vittorie concrete
Questa decisione si inserisce in una lunga serie di successi ottenuti da FENSIR in tutta Italia, che ha scelto da tempo di combattere contro l’iniquità di un sistema scolastico che penalizza i docenti precari, pur essendo questi spesso la colonna portante della scuola pubblica.
“Il riconoscimento del diritto alla Carta del Docente anche per i supplenti annuali non è solo una vittoria giuridica, ma soprattutto una vittoria di giustizia sociale,” afferma la Segreteria Nazionale di FENSIR.
“Questa sentenza conferma che i diritti dei lavoratori non dipendono dalla durata del contratto, ma dalla funzione che svolgono ogni giorno nelle aule.”
Quali sono gli effetti concreti?
Grazie all’intervento di FENSIR, i docenti coinvolti riceveranno la Carta del Docente per ogni anno scolastico riconosciuto, con un valore annuo di 500 euro da utilizzare per libri, corsi di formazione, tecnologia e iniziative culturali. Dove la carta non è più utilizzabile, è previsto il risarcimento economico diretto.
Come ottenere il riconoscimento
FENSIR invita tutti i docenti precari, anche per incarichi passati, a contattare il sindacato per verificare la propria situazione e avviare, se del caso, l’azione legale per ottenere la Carta o il risarcimento. Sono migliaia i docenti a cui lo Stato ha negato questo diritto, ma oggi esiste un precedente chiaro e forte.