Carta Docente anche ai precari: importante vittoria FENSIR davanti al Tribunale di Locri
INuova e significativa affermazione in sede giudiziaria per i docenti a tempo determinato.
Il Tribunale di Locri – Sezione Lavoro, con sentenza n. 2160/2025, ha riconosciuto il diritto alla Carta del Docente anche ai precari della scuola, accogliendo integralmente il ricorso patrocinato dalla FENSIR – Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca, difeso dall’Avv. Attilio Piacente, e condannando il Ministero dell’Istruzione e del Merito all’attribuzione del bonus formativo di 500 euro per ciascun anno scolastico 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023, per un totale di 2.000 euro, oltre interessi e rivalutazione. tt. Rodolfo Valentino Scarponi**, ha ritenuto che l’esclusione dei docenti con contratto a tempo determinato dal beneficio economico previsto dall’art. 1, comma 121, della legge n. 107/2015 (“Buona Scuola”) sia ingiustificata, discriminatoria e contraria ai principi costituzionali e al diritto europeo.
Richiamando le più recenti pronunce della Corte di Cassazione (sent. n. 29961/2023) e della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-268/2024), il Tribunale ha ribadito che non può esservi alcuna distinzione tra docenti di ruolo e non di ruolo quando si tratta di garantire la formazione continua e l’aggiornamento professionale, elementi essenziali per la qualità del sistema scolastico.
“La formazione – si legge nella motivazione – costituisce un diritto fondamentale e una leva strategica per lo sviluppo della professionalità docente. La Carta del Docente non può essere riservata ai soli insegnanti a tempo indeterminato, poiché la prestazione lavorativa e le finalità educative sono identiche per tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto.”
Il Tribunale ha condannato il MIM non solo all’attribuzione della Carta Docente per quattro annualità, ma anche al pagamento delle spese processuali, riconoscendo pienamente le ragioni sostenute dai legali della FENSIR.
💬 Dichiarazione del Segret Giuseppe Favilla
“Questa sentenza rappresenta un ulteriore passo avanti nella tutela dei diritti del personale precario – sottolinea Giuseppe Favilla, Segretario Generale della FENSIR –.
È una decisione che ristabilisce giustizia e coerenza, ponendo fine a una disparità di trattamento che per anni ha penalizzato migliaia di insegnanti, pur impegnati ogni giorno con la stessa responsabilità, la stessa passione e la stessa professionalità dei colleghi di ruolo.
La Carta del Docente non è un privilegio, ma uno strumento di crescita e aggiornamento che deve essere riconosciuto a tutti coloro che contribuiscono al funzionamento della scuola pubblica italiana.
Ringraziamo i nostri legali per l’ottimo lavoro svolto e rinnoviamo l’impegno della Federazione nel proseguire questa battaglia di equità, affinché la formazione e la valorizzazione del personale diventino principi realmente universali nel mondo dell’istruzione.”
📣 Informazioni per i docenti interessati
La FENSIR invita tutti i docenti a tempo determinato che non hanno ancora percepito la Carta del Docente a valutare la possibilità di aderire ai nuovi ricorsi in via collettiva.
📩 Per informazioni, assistenza e adesioni è possibile scrivere a: ricorsi@fensir.it







