SEGRETERIA NAZIONALE

Decreto Scuola 2025: tra annunci e realtà. Favilla (FENSIR): “Servono risorse vere, non misure simboliche”

Approvato il provvedimento che ridisegna Carta docente, contratto e formazione tecnica. Ma restano poche risorse e troppi interrogativi sulla direzione della scuola italiana.

Roma, 2 novembre 2025 – Il Decreto Scuola 2025 è stato approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati, diventando legge. Il provvedimento introduce diverse novità che toccano alcuni pilastri del sistema scolastico: dalla Carta del docente estesa ai precari, ai fondi “una tantum” per il rinnovo contrattuale, fino alla riorganizzazione dei percorsi tecnico-professionali.
Ma dietro la retorica del “rilancio del merito” e dell’innovazione, resta il nodo centrale: la mancanza di risorse strutturali.

Carta del docente estesa ai precari, ma la coperta è corta

Dal prossimo anno scolastico la Carta del docente sarà accessibile anche ai circa 190 mila insegnanti con contratto a termine. Una decisione accolta positivamente per il principio di equità che introduce, ma che rischia di essere vanificata dall’assenza di nuovi finanziamenti.
A parità di fondi, l’ampliamento della platea comporterà una riduzione dell’importo effettivo per ciascun docente, rendendo la misura più simbolica che sostanziale.
A ciò si aggiunge la limitazione sull’acquisto di dispositivi tecnologici: sarà possibile farlo solo una volta ogni quattro anni, un passo indietro rispetto all’obiettivo di digitalizzazione della scuola.

Contratto scuola: 240 milioni “una tantum”, un’elemosina per il comparto

Il decreto prevede 240 milioni di euro una tantum per il rinnovo del contratto e 15 milioni per l’assicurazione sanitaria integrativa estesa ai supplenti fino al 30 giugno.
Una cifra che, distribuita sull’intero personale scolastico, equivale a meno di 10 euro a testa.
Una misura che rischia di trasformarsi in un’operazione d’immagine: non un vero rinnovo contrattuale, ma un segnale di facciata che non affronta il problema dei salari fermi e del crescente disagio economico del personale della scuola.

Favilla (FENSIR): “Si parla di merito, ma si tagliano le competenze”

Il segretario generale della FENSIR, Giuseppe Favilla, accoglie con cautela il decreto:

“Bene, ma non benissimo. Permangono molte criticità. Riguardo alla Carta del docente hanno ampliato la platea, ma i fondi? Così anche i 240 milioni di euro che si traducono in meno di 10 euro a dipendente della scuola…”.

Favilla aggiunge una riflessione sul nuovo impianto dell’esame di maturità, che il decreto ridefinisce in chiave più “nozionistica”:

“C’è il rischio concreto di tornare a un esame che misura solo le conoscenze e non le competenze trasversali acquisite nel percorso scolastico. È un passo indietro culturale: la scuola del futuro non deve formare solo studenti preparati a rispondere, ma cittadini capaci di pensare e risolvere problemi in contesti complessi”.

Il leader FENSIR sottolinea infine che «ampliare platee e cambiare nomi alle misure non basta: servono risorse vere, formazione continua e contratti dignitosi. Senza investimenti, ogni riforma resta sulla carta».

Un bilancio ancora in chiaroscuro

Il Decreto Scuola 2025 porta con sé elementi di novità, ma non la svolta che il mondo della scuola attende. La questione salariale rimane aperta, la formazione è sottofinanziata e la visione pedagogica rischia di arretrare verso modelli ormai superati.
Senza un investimento stabile e una visione di lungo periodo, la scuola italiana continuerà a vivere di riforme annunciate e risultati incompiuti.

Ufficio Stampa FENSIR – Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca
Comunicato del 2 novembre 2025

Questa sera, alle ore 21:30, su RaiTre andrà in onda “FarWest”, trasmissione condotta da Salvo Sottile.

Nel corso della puntata interverrà, in un’intervista a cura di Tommaso Mattei, il Segretario Generale FENSIR, Giuseppe Favilla.
Il tema al centro della discussione sarà quello dei diplomifici.

La FENSIR, fin dalle sue origini, si è sempre schierata dalla parte della trasparenza e della correttezza, sottolineando — così come evidenziato anche nell’articolo pubblicato sul nostro sito (“DL 45/2025: lotta ai diplomifici e sfida alla vera parità scolastica”) — come nel mondo delle scuole paritarie convivano realtà sane e di eccellenza accanto ad altre malate e opache.

Non si possono tuttavia colpevolizzare i docenti, molti dei quali — soprattutto nel Sud Italia — hanno iniziato la propria carriera cadendo, spesso per disperazione, nelle trame di chi ha trasformato l’educazione e la formazione in un business.
Per molti insegnanti si è trattato soltanto di una parentesi, talvolta vissuta con vergogna e riservatezza, ma considerata necessaria per poter poi accedere a un posto nella scuola statale.

È necessario rivedere l’intero sistema di controllo delle scuole paritarie, istituendo ispettori dedicati, veri ispettori, che operino a sorpresa e in maniera incisiva.
Serve inoltre coraggio da parte dei Presidenti e dei Commissari esterni nel denunciare le situazioni opache che possono emergere durante le sessioni dell’Esame di Maturità — che da oggi torna a chiamarsi così — momento cruciale per la verifica della credibilità del sistema scolastico italiano.


Carta del Docente – Precari: FENSIR pronta ai ricorsi di ottemperanza se il Ministero non riconoscerà gli arretrati

Il Sindacato FENSIR informa tutti i docenti interessati che, una volta riattivato il portale della Carta del Docente (https://cartadeldocente.istruzione.it), sarà fondamentale verificare l’effettiva disponibilità dei fondi previsti.

Nel caso in cui il sistema:

  • neghi l’accesso ai docenti precari aventi diritto,
    oppure
  • mostri esclusivamente l’importo annuale di €500,00 senza rendere disponibili gli arretrati previsti dalle sentenze già emanate,

il FENSIR avvierà immediatamente i ricorsi di ottemperanza presso i TAR competenti.

Tale procedura, fondata sul diritto e sull’obbligo dell’Amministrazione di dare piena esecuzione alle decisioni giurisdizionali, obbligherà il Ministero dell’Istruzione e del Merito a:

  1. attivare integralmente la Carta del Docente per tutti gli aventi diritto;
  2. rendere disponibili gli arretrati spettanti, come stabilito dalle sentenze dei Tribunali Amministrativi Regionali e del Consiglio di Stato.

Il ricorso di ottemperanza sarà promosso solo ed esclusivamente per i docenti che, pur rientrando tra gli aventi diritto, non avranno ricevuto i fondi previsti.

È previsto un contributo di partecipazione simbolico, necessario per coprire i costi procedurali, suddiviso in base alla tipologia di sentenza di riferimento (TAR o Consiglio di Stato).

Il FENSIR ribadisce il proprio impegno costante nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola e nel garantire la piena attuazione delle sentenze in materia di Carta del Docente.

Invitiamo tutti i docenti precari e di ruolo interessati a compilare il form disponibile al seguente link:
🔗 https://forms.gle/NU439dFHkWrdSznh8

Per aderire al ricorso è necessario essere iscritti al sindacato FENSIR e mantenere attiva l’iscrizione per tutta la durata della procedura.

Personale ATA, al via la scelta delle sedi: Allegato G disponibile dal 23 giugno su Istanze Online

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato le date ufficiali per la compilazione dell’Allegato G, passaggio fondamentale per gli aspiranti inseriti nelle graduatorie ATA 24 mesi. La nota n. 141435, firmata dal Direttore Generale Maria Assunta Palermo e diffusa il 20 giugno 2025, fissa l’apertura della procedura telematica dalle ore 9:00 del 23 giugno fino alle ore 23:59 dell’11 luglio 2025.

L’Allegato G sarà disponibile esclusivamente sulla piattaforma Istanze Online, e consentirà agli interessati di esprimere le proprie preferenze in merito alle sedi scolastiche, in vista delle nomine per le supplenze nell’anno scolastico 2025/2026.

Si tratta del secondo step del percorso previsto per il personale ATA che ha già presentato, entro il 19 maggio scorso, la domanda di inserimento o aggiornamento nelle graduatorie permanenti. La scelta delle sedi rappresenta infatti una fase determinante per poter accedere agli incarichi temporanei che saranno conferiti a partire dal prossimo anno scolastico.

Gli interessati sono invitati a prestare attenzione alle scadenze e a completare la procedura entro i termini indicati, per non compromettere la propria posizione nelle graduatorie.

ISCRIVITI COMPILANDO IN MODULO IN ALLEGATO: https://www.fensir.it/iscriviti

Referendum 8-9 Giugno 2025: I Quesiti in Voto e la Libertà di Scelta secondo Scienza e Coscienza

Roma, maggio 2025 – In occasione delle giornate dell’8 e 9 giugno, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi, quattro dei quali riguardano il mondo del lavoro, mentre uno tocca il tema della cittadinanza. I quesiti, proposti da diversi comitati promotori e sostenuti da organizzazioni sindacali e civiche, mirano a modificare parti significative del quadro normativo attuale.


I cinque quesiti referendari

  1. Licenziamenti e tutele crescenti
    Il primo quesito chiede l’abrogazione della norma del Jobs Act che limita il reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, reintroducendo l’impianto dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
  2. Indennizzo per licenziamenti nelle piccole imprese
    Si propone di cancellare il tetto massimo dell’indennizzo per i lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti, affidando al giudice la piena valutazione dell’importo.
  3. Contratti a termine
    Il terzo quesito intende abrogare alcune deroghe legislative che facilitano l’utilizzo dei contratti a termine, restringendone l’applicazione per favorire forme di lavoro stabile.
  4. Responsabilità negli appalti per infortuni sul lavoro
    Con questo quesito si mira a rafforzare la responsabilità solidale delle imprese negli appalti, in particolare in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
  5. Accesso alla cittadinanza italiana
    L’ultimo quesito propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza richiesto ai cittadini extra-UE per poter richiedere la cittadinanza italiana.

La posizione della Segreteria Generale Nazionale FENSIR

In merito ai referendum, la Segreteria Generale Nazionale FENSIR ha rilasciato una nota ufficiale in cui sottolinea l’importanza del voto come strumento di partecipazione democratica, dichiarando:

“La Segreteria Generale Nazionale FENSIR, riconoscendo la complessità e la rilevanza dei temi sottoposti a referendum, lascia piena libertà di scelta ai singoli aderenti e iscritti. Invitiamo ciascuno a valutare i quesiti con attenzione e a esprimersi secondo scienza e coscienza, nel rispetto del pluralismo e della responsabilità personale che devono guidare ogni decisione democratica.”

Questa presa di posizione riflette il principio di autonomia morale e civile che FENSIR riconosce ai propri associati, in un contesto di confronto aperto e costruttivo.


Quorum e partecipazione

Perché un referendum abrogativo sia valido, è necessario che si rechi alle urne almeno il 50% più uno degli aventi diritto. La partecipazione sarà decisiva: senza il quorum, anche l’esito favorevole non avrà effetto.


Informazioni utili

  • Si vota domenica 8 giugno (7:00-23:00) e lunedì 9 giugno (7:00-15:00).
  • Occorrono tessera elettorale e documento valido.
  • I fac-simile delle schede sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno: www.interno.gov.it.

FENSIR: Nuova Organizzazione Territoriale a Partire dal 25 Marzo

La FENSIR, Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca, si appresta a riorganizzare la propria struttura territoriale con un’importante modifica che entrerà in vigore a partire dal 25 marzo. Questo cambiamento, che anticipa una successiva revisione congressuale, mira a rendere l’organizzazione più snella ed efficiente, favorendo una maggiore coesione tra i vari livelli di rappresentanza.

La Nuova Struttura

Attualmente, la FENSIR si articola su tre livelli organizzativi: segreterie provinciali, segreterie regionali e segreteria nazionale. Con la nuova riforma, le segreterie provinciali verranno abrogate e ricondotte sotto un’unica segreteria regionale. Questa sarà composta dai responsabili territoriali delle province e dal segretario generale regionale, garantendo così una gestione più unitaria e funzionale delle attività sindacali a livello locale.

Parallelamente, saranno anche riorganizzati i SAF (Sindacati Autonomi Federati) SADOC, SAIR, SAATA e SADIR. Anche per queste sigle, gli organi statutari saranno ridotti, sia a livello regionale che nazionale, in linea con la nuova organizzazione della FENSIR. Questa razionalizzazione ha lo scopo di rendere l’azione sindacale più coordinata e incisiva, rafforzando il legame tra i vari settori rappresentati.

Obiettivi della Riorganizzazione

L’introduzione di questa nuova struttura risponde a diverse esigenze:

  • Maggiore efficienza: la riduzione di un livello organizzativo permette una gestione più diretta e veloce delle questioni sindacali.
  • Miglior coordinamento: il passaggio delle competenze alle segreterie regionali rafforza il collegamento tra il territorio e il livello nazionale.
  • Ottimizzazione delle risorse: la semplificazione della struttura consente un uso più razionale delle risorse umane ed economiche.
  • Maggiore rappresentatività: il coinvolgimento dei responsabili territoriali all’interno delle segreterie regionali garantisce un dialogo più efficace con gli iscritti e con le istituzioni locali.

Attuazione della Nuova Organizzazione

Sebbene la modifica dovrà essere formalizzata attraverso un congresso, la nuova organizzazione sarà operativa già dal 25 marzo. A partire da questa data, le segreterie provinciali cesseranno di esistere e le competenze saranno trasferite alle segreterie regionali, che includeranno i rappresentanti provinciali in qualità di responsabili territoriali.

Questa trasformazione rappresenta un passo significativo per la FENSIR, che punta a rafforzare la propria presenza sul territorio e a migliorare l’efficacia della propria azione sindacale. L’obiettivo è quello di offrire un servizio sempre più vicino ai lavoratori del settore scuola e ricerca, garantendo risposte tempestive e una rappresentanza forte a tutti i livelli.

La FENSIR invita tutti gli iscritti e i rappresentanti territoriali a collaborare attivamente in questa fase di transizione, contribuendo con il loro supporto a rendere il nuovo assetto organizzativo un successo per l’intera federazione.

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