Mese: Agosto 2025

IRC in Lombardia: 315 docenti esclusi, errori nelle graduatorie e sindacati storici complici

Il Decreto USR Lombardia n. 1847 del 27 agosto 2025 avrebbe dovuto avviare la stabilizzazione degli insegnanti di religione cattolica della scuola dell’infanzia e primaria. Invece, ancora una volta, ci troviamo di fronte a un atto che approva solo le graduatorie, così come è avvenuto lo scorso 10 luglio per la secondaria, ma che rinvia parte delle assunzioni a data da destinarsi.

Il contingente era chiaro: 488 posti per infanzia e primaria, 445 per la secondaria. Con il DM n. 144 del 18 luglio 2025 erano stati aggiunti ulteriori posti, pari a 165 per l’infanzia e primaria e 150 per la secondaria, per un totale di 315 posti aggiuntivi. Eppure, la Lombardia è rimasta l’unica regione in cui questi numeri non sono stati recepiti in un decreto operativo. Un atto che, come ricorda la Fensir – il sindacato autonomo che ha contestato duramente il ritardo – “poteva essere fatto in 5 minuti con qualsiasi intelligenza artificiale, se quella umana non era in grado di elaborare un semplice calcolo proporzionale dei posti per diocesi”.

Errori clamorosi nelle graduatorie

Non bastasse il rinvio, le graduatorie pubblicate dall’USR Lombardia presentano errori madornali. Non solo l’attribuzione indebita di 4 punti per l’anno scolastico 2023/24, escluso dal bando, ma anche 4 punti sottratti ingiustamente a causa di un errore nella convalida dei titoli, frutto di un decreto mal formulato e rettificato in corsa. A questo si sommano calcoli sbagliati dei titoli culturali e il mancato rispetto delle precedenze previste.

Errori che alterano pesantemente le posizioni in graduatoria, danneggiando in particolare i candidati collocati nelle zone di confine tra assunzione certa e attesa.

La divisione illegittima di infanzia, primaria e secondaria

Non solo la secondaria. Le graduatorie lombarde, pubblicate il 10 luglio scorso, sono state suddivise per gradi scolastici (medie e superiori), in aperta violazione della legge 186/2003, che prevede due soli ruoli: da una parte infanzia e primaria, dall’altra tutta la secondaria. Una scelta amministrativa arbitraria, senza base normativa, che apre la porta a ricorsi e contenziosi.

Lo stesso errore si ripete anche per l’altro settore formativo: infanzia e primaria. Invece di essere trattate come un unico settore, con una sola graduatoria, sono state suddivise, creando ulteriore confusione e contravvenendo ancora una volta al quadro legislativo.

La denuncia dei sindacati autonomi

A denunciare con forza questa situazione sono la Fensir, attraverso il segretario generale nazionale Giuseppe Favilla, e il sindacato federato SAIR – Sindacato Autonomo Insegnanti di Religione, guidato da Mariangela Mapelli.

Favilla è netto: “Gli errori possono capitare – per distrazione, stanchezza, mancanza di chiarezza o fretta – ma quando emergono devono essere corretti. Invece qui non si è fatto nulla. E siamo di fronte all’unica regione d’Italia che non ha ancora applicato il DM 144/2025, nonostante sia un atto semplice e doveroso. La Lombardia si professa regione efficiente, ma in questo caso lascia tutti sbigottiti”.

Durissima anche Mariangela Mapelli, che denuncia la leggerezza con cui gli errori sono stati pubblicati sul sito ministeriale e nella piattaforma riservata: “Non solo i titoli sono stati valutati male, ma neppure è stata data la possibilità di correggere gli errori: meno di 12 ore dopo la pubblicazione della valutazione dei titoli culturali e di servizi, le graduatorie definitive erano già online, piene di sbagli che non possono essere ignorati e sottovalutati in quanto determinano l’effettivo diritto al ruolo. Chi si trova in alto in graduatoria ha una certezza di assunzione, ma chi è al confine del contingente assegnato rischia non solo di restare escluso, ma anche di subire revoche e spostamenti successivi”.

Il ruolo dei sindacati storici

Di fronte a questo scenario, colpisce ancora una volta il silenzio dei sindacati storici, in particolare di quello che da trent’anni si proclama “l’unico sindacato dei docenti di religione” – anche se ormai non è più così. Forte solo della sua rappresentatività riflessa, si è dimostrato incapace di difendere i lavoratori, di pretendere il rispetto del DM 144/2025 e di reagire agli errori macroscopici delle graduatorie.

Mentre Fensir e SAIR denunciano pubblicamente le omissioni, i sindacati “rappresentativi” si limitano a difendere la propria posizione, senza ottenere ciò che è legittimamente previsto per i docenti di religione in tutta Italia. Ancora una volta, la loro inerzia diventa complicità.

Oggi 315 docenti – 165 della primaria e 150 della secondaria – restano esclusi dal ruolo, vittime di rinvii, errori e di un’amministrazione incapace di garantire trasparenza. Ma vittime anche di un sindacato che da trent’anni vive di autocelebrazione e numeri ereditati, senza più capacità di conflitto.

Il tempo delle rendite di posizione è finito. Serve una svolta, servono nuove forze e nuove strategie. Perché il sindacato non può essere una vetrina, ma deve tornare ad essere strumento di tutela. E oggi, in Lombardia, di tutela vera non si vede traccia.

Grande partecipazione all’Assemblea Nazionale dei Docenti di Religione promossa da Fensir e SAIR

Un’assemblea partecipata e densa di contenuti quella che si è svolta a livello nazionale su iniziativa di Fensir e SAIR, due delle sigle più rappresentative per i docenti di religione. Più di 600 insegnanti hanno seguito l’evento in diretta streaming attraverso i canali ufficiali di YouTube e Facebook, segno di un interesse crescente per le questioni che riguardano il presente e il futuro della categoria.

A condurre i lavori sono stati Giuseppe Favilla, Segretario Generale nazionale della Fensir, e Mariangela Mapelli, Segretaria nazionale del SAIR, che hanno guidato un confronto articolato e concreto sulle principali sfide che attendono i docenti di religione cattolica nei prossimi anni.


Assunzioni e concorsi: numeri e prospettive

Uno dei temi più attesi è stato quello delle immissioni in ruolo. Per l’anno scolastico 2025/26 il Ministero ha autorizzato 6.022 assunzioni (DM 144/2025), a fronte di un totale di circa 8.050 posti vacanti. Resta dunque ancora scoperto un margine significativo, che andrà gestito attraverso i prossimi concorsi e lo scorrimento delle graduatorie.

In particolare, si è discusso della sorte delle graduatorie dello straordinario, che non vedranno nuovi scorrimenti prima del 2027, quando entrerà in gioco il meccanismo legato ai pensionamenti. Le proiezioni parlano di un tempo di oltre vent’anni per l’assorbimento completo degli idonei, con una riduzione a 16 anni solo in caso di raddoppio dei pensionamenti a partire dal prossimo decennio.

Accanto a questi numeri, il nodo dei concorsi ordinari: i bandi già pubblicati (DM 103 e 104 del 2024) coprono fino al 30% dei posti vacanti, ma restano interrogativi sulle tempistiche delle prove orali e sugli scenari che seguiranno.


Precarietà e organico in calo

Un altro dato emerso con forza riguarda il 30% dei docenti IRC ancora precari, spesso con contratti a tempo determinato e prospettive di stabilizzazione lente e incerte. Un problema aggravato dalla denatalità, che comporta la progressiva riduzione delle cattedre disponibili.

Secondo le stime, l’organico complessivo si assesta in un costante calo, per il 2026/27 si è stimato sulle 23.642 cattedre, suddivise tra infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, con una distribuzione che nei prossimi anni sarà destinata a contrarsi ulteriormente.


Formazione e anno di prova

Spazio anche all’anno di formazione e prova dei neoassunti, percorso che prevede 50 ore di attività formative tra incontri, laboratori, peer-to-peer e formazione online su piattaforma INDIRE.

Oltre agli obblighi formativi, i docenti devono raggiungere i 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 di attività didattica effettiva, prima di sostenere il colloquio finale con il Comitato di valutazione.
Un passaggio cruciale che determina la conferma in ruolo, accompagnato dal vincolo triennale di permanenza nella scuola di assunzione, tema che ha suscitato ampio dibattito.


Una categoria in movimento

Dalla voce dei relatori e dagli interventi raccolti, è emersa la fotografia di una categoria che, pur tra incertezze e criticità, chiede maggiore stabilità, tutele concrete e prospettive di carriera più chiare.

“Il nostro impegno – ha sottolineato Favilla – è quello di continuare a dialogare con le istituzioni per dare risposte concrete ai docenti di religione, troppo spesso dimenticati nelle politiche scolastiche nazionali”. Sulla stessa linea Mapelli, che ha ribadito l’importanza di un fronte sindacale coeso: “Solo con un’azione unitaria possiamo affrontare la sfida della stabilizzazione e del riconoscimento della nostra professionalità”.


Conclusioni

L’assemblea nazionale Fensir-SAIR si è confermata non solo come un momento di aggiornamento e confronto, ma anche come una piazza virtuale di partecipazione e consapevolezza.
L’elevato numero di presenze testimonia che la comunità dei docenti di religione è viva, attenta e desiderosa di far sentire la propria voce, in una fase storica segnata da cambiamenti normativi, calo demografico e nuove sfide educative.

Nomine da GPS 2025: modalità, conferme e sanzioni

Con l’avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico, anche quest’anno le nomine da GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) saranno effettuate verso la fine di agosto, a conclusione delle procedure relative alle immissioni in ruolo e alla mobilità annuale.

Conferme su posti di sostegno

Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità di conferma su posto di sostegno su esplicita richiesta della famiglia. I docenti interessati hanno dovuto compilare una sezione specifica della domanda per le 150 preferenze, indicando anche la tipologia di incarico desiderato (31 agosto, 30 giugno o spezzone).
Gli Uffici Scolastici Territoriali, una volta concluse le operazioni per il ruolo e per la mobilità, faranno girare una “fase zero” dell’algoritmo per verificare il diritto dei docenti alla conferma. Tuttavia, questa sarà valida solo se nella scuola di riferimento sarà disponibile un posto conforme alle richieste indicate: ad esempio, se il docente ha chiesto esclusivamente incarichi al 31 agosto e vi sono soltanto cattedre al 30 giugno o spezzoni, la conferma non scatterà.

Disponibilità e spezzoni

Le nomine da GPS riguardano tutte le disponibilità fino al 31 agosto o 30 giugno, inclusi gli spezzoni pari o superiori alle 7 ore. Gli spezzoni inferiori (fino a 6 ore), che non concorrono a formare cattedra, saranno invece gestiti direttamente dalle singole scuole.

Nomine da concorsi PNRR

Anche per il 2025 è prevista la possibilità di effettuare nomine in ruolo da concorsi PNRR fino al 31 dicembre, purché le graduatorie siano pubblicate entro il 10 dicembre. Per questo motivo verranno accantonate delle cattedre riservate ai vincitori che prenderanno servizio in corso d’anno.


Sanzioni per rinuncia alle nomine

Le norme generali non hanno subito modifiche: è importante quindi ricordare quali conseguenze comportano rinunce o abbandoni.

Rinunce da GPS

  • Mancato inserimento di preferenze: non si ricevono sanzioni vere e proprie, ma il docente viene considerato rinunciatario per quelle sole preferenze e non potrà più essere richiamato da GPS per quella graduatoria in quel turno.
  • Rinuncia o mancata presa di servizio: comporta la perdita, per l’intero anno scolastico, del diritto a incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche da GPS e da graduatorie di istituto. Restano possibili solo supplenze temporanee da GI.
  • Abbandono del servizio: in questo caso la sanzione è più severa, con esclusione da tutti gli incarichi per l’intera durata delle graduatorie.

Rinunce da graduatoria di istituto

  • Rinuncia a una nomina (se non si è già accettato altro incarico): comporta la perdita, per l’anno in corso, del diritto ad incarichi per quella specifica classe di concorso e per posti di sostegno.
  • Abbandono del servizio: impossibilità, per l’intero anno scolastico, di accettare ulteriori incarichi da GI su qualsiasi classe di concorso.

Presa di servizio

La presa di servizio per le nomine da GPS è fissata di norma al 1° settembre. In caso di nomina successiva a tale data, è consigliabile contattare la scuola per concordare tempestivamente l’ingresso in servizio.

Nomine in ruolo 2025/26: quadro normativo, procedure e implicazioni sindacali

Le procedure di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2025/26 non si concluderanno, come da tradizione, entro il 31 agosto. La proroga è dovuta alla necessità di utilizzare le graduatorie dei concorsi PNRR, la cui pubblicazione è attesa entro il 10 dicembre 2025 e che potranno essere impiegate fino al 31 dicembre dello stesso anno, con presa di servizio immediata.

Per garantire il diritto all’assunzione dei vincitori, il Ministero accantonerà un numero congruo di posti. I candidati saranno chiamati a indicare prima la provincia di preferenza e successivamente la sede definitiva. Deroga specifica è prevista per i docenti già titolari di incarico a tempo determinato su uno dei posti accantonati: per loro scatterà la conferma automatica sulla sede in servizio, evitando discontinuità lavorativa.


Effetti sull’anno di prova e sull’abilitazione

Gli effetti delle diverse tipologie di nomina rispetto a contratto, abilitazione e anno di prova hanno una diversa implicazione:

  • GAE e graduatorie di merito (non PNRR) pubblicate entro il 31 luglio
    • Nomina entro il 31 agosto, contratto a tempo indeterminato dal 1° settembre.
    • Docenti già abilitati, immediato accesso all’anno di prova nel 2025/26.
  • Concorsi PNRR (graduatorie entro 31 luglio) con docenti abilitati
    • Identiche condizioni alle GAE.
  • Concorsi PNRR (graduatorie entro 31 luglio) con docenti non abilitati
    • Contratto a tempo determinato fino al conseguimento dell’abilitazione.
    • Se conseguita entro il 31 dicembre 2025, il contratto diventa a tempo indeterminato con decorrenza dalla data dell’abilitazione.
    • Necessario il conseguimento dei 30 CFU abilitanti per l’accesso all’anno di prova.
  • Concorsi PNRR con graduatorie pubblicate tra 1° agosto e 10 dicembre 2025
    • Presa di servizio immediata.
    • Contratto a tempo indeterminato per abilitati, determinato per non abilitati.
    • Anno di prova nel 2025/26 possibile solo in caso di abilitazione entro il 31 dicembre.
  • Scorrimento di graduatorie pubblicate entro il 31 luglio ma con nomina post 31 agosto
    • Nomina giuridica con presa di servizio dal 1° settembre 2026.
    • Contratto retrodatato al 1° settembre 2025.
    • Anno di prova in corso d’anno per gli abilitati, rinviato per i non abilitati.
  • Nomine da GPS I fascia sostegno, elenchi aggiuntivi e mini call veloce
    • Contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo con presa di servizio il 1° settembre 2025.
    • Anno di prova previsto nello stesso anno scolastico.

Criticità e aspetti da monitorare

Dal punto di vista sindacale, emergono alcune criticità operative e interpretative:

  • La doppia tempistica (31 agosto – 10 dicembre) rischia di creare disparità di trattamento tra docenti assunti in momenti diversi dell’anno.
  • La gestione dei posti accantonati dovrà essere attentamente monitorata per evitare sovrapposizioni o contenziosi.
  • L’obbligo di conseguire i 30 CFU abilitanti entro il 31 dicembre rappresenta un ulteriore vincolo per i docenti già inseriti in servizio, con possibili problemi di conciliazione tempi-lavoro.
  • La retrodatazione giuridica al 1° settembre 2025, per le nomine disposte dopo il 31 agosto, apre questioni relative alla mobilità e alla maturazione dei diritti di carriera.

Conclusioni

Le nomine 2025/26 segnano un passaggio importante nella gestione del reclutamento: l’inserimento delle procedure PNRR comporta nuove opportunità ma anche complessità che richiedono attenzione sindacale costante.

Le organizzazioni dei lavoratori saranno chiamate a vigilare su:

  • corretta applicazione delle deroghe,
  • rispetto delle scadenze,
  • tutela dei diritti dei docenti non abilitati,
  • garanzie sulla trasparenza nella gestione delle sedi.

L’obiettivo resta quello di assicurare un percorso chiaro e privo di disparità, a fronte di un sistema che si presenta ancora una volta articolato e frammentato.

1° settembre: presa di Servizio e Incompatibilità per il personale docente e ATA

La presa di servizio nella scuola statale rappresenta un passaggio fondamentale e tutt’altro che formale nella vita lavorativa di un docente o di un membro del personale ATA. Questo momento sancisce l’inizio effettivo del rapporto di lavoro con lo Stato, che, per sua natura, richiede un vincolo di esclusività.
Ciò significa che chi assume l’incarico si impegna a garantire la propria piena disponibilità, evitando attività incompatibili o in conflitto con le funzioni e i doveri connessi al ruolo pubblico. Le norme che regolano questa fase sono precise e vincolanti, e la loro conoscenza è essenziale per prevenire sanzioni e decadenze.


Differimento della Presa di Servizio

La presa di servizio può essere posticipata solo in casi specifici:

CondizioneEffetto
Differimento con giustificato motivo (es. malattia documentata)Differimento della decorrenza economica del contratto
Differimento senza giustificato motivoDecadenza dalla nomina

Norme di riferimento: art. 97 DPR 3/1957; art. 560 D.Lgs. 297/1994.


Dichiarazione di Incompatibilità

All’atto della presa di servizio, il dipendente è tenuto a dichiarare l’assenza di altri rapporti di lavoro o situazioni incompatibili.
La mancata o falsa dichiarazione può comportare l’annullamento del contratto da parte del Dirigente scolastico.

Norme di riferimento: art. 53 D.Lgs. 165/2001 (incarichi extra-istituzionali e incompatibilità nel pubblico impiego).


Attività Lavorative e Tipologie di Incompatibilità

Tipo di attivitàTrattamento previsto
Incompatibilità assoluteVietate (es. attività imprenditoriali, doppi incarichi pubblici)
Incompatibilità relativeConsentite solo con autorizzazione del Dirigente scolastico
Attività compatibiliConsentite senza autorizzazione (es. collaborazioni editoriali)

Norme di riferimento: art. 53 D.Lgs. 165/2001; per i docenti, v. anche art. 508 D.Lgs. 297/1994 (profili specifici).


Esercizio della Libera Professione

La possibilità di esercitare una libera professione riguarda sia il personale docente sia il personale ATA, con regole specifiche.

Docenti
L’esercizio della libera professione è consentito se:

  • autorizzato dal Dirigente scolastico;
  • compatibile con l’orario e con tutte le attività funzionali all’insegnamento;
  • coerente con l’insegnamento impartito e privo di conflitti d’interesse;
  • senza lezioni private a studenti del proprio istituto (vietate in ogni caso). Le lezioni private verso esterni sono ammesse, ma vanno comunicate al Dirigente, che può vietarle se necessario.

Personale ATA
Si applicano le norme generali del pubblico impiego: attività e incarichi esterni devono essere temporanei, compatibili con i compiti d’ufficio e autorizzati. Restano vietate le attività che determinano conflitti d’interesse o pregiudizio per il servizio.

Norme di riferimento: art. 508 D.Lgs. 297/1994 (docenti, incluse lezioni private); art. 53 D.Lgs. 165/2001 (regime autorizzatorio e incompatibilità per tutto il personale).


Part-Time e Riduzione delle Incompatibilità

Chi opta per un part-time pari o inferiore al 50% ha margini più ampi per svolgere attività esterne, comprese alcune che sarebbero vietate a tempo pieno, purché non interferiscano con il servizio.
Per i docenti su spezzone orario sotto il 50% valgono le stesse regole del part-time; se in seguito si supera il 50%, torna il regime ordinario delle incompatibilità.

Norme di riferimento: art. 53 D.Lgs. 165/2001 (compatibilità e incarichi in rapporto al tempo di lavoro).


Divieto di Congelamento dell’Anno di Prova

Non è possibile rinviare la presa di servizio per svolgere un’attività lavorativa incompatibile in corso.
L’eccezione prevista dalla Legge 107/2015 era valida solo per l’a.s. 2015/16 e non è più applicabile.

Norme di riferimento: Legge 107/2015 (deroga limitata all’a.s. 2015/16).


Aspettativa per Altro Lavoro

Non è consentito richiedere, contestualmente alla presa di servizio, un’aspettativa per lo svolgimento di un’attività incompatibile.
L’incompatibilità viene valutata al momento della presa di servizio.

Norme di riferimento: art. 53 D.Lgs. 165/2001.


Contratto Senza Assunzione in Servizio: Casi Ammessi

In alcune situazioni specifiche, il contratto può avere decorrenza giuridica ed economica anche senza la presenza fisica del lavoratore:

SituazioneEffetti e modalità
Maternità (interdizione/congedo obbligatorio)Decorrenza giuridica ed economica dalla nomina
Dottorato di ricercaCongedo straordinario senza assegni dalla data di nomina
Assegni di ricerca / borse di studioAspettativa senza assegni fin da subito

Norme di riferimento: circolari MIUR; Legge 398/1989; parere Consiglio di Stato n. 544/2016.


Conclusioni

Le norme su presa di servizio, incompatibilità e libera professione sono pensate per assicurare trasparenza, correttezza e piena disponibilità al servizio pubblico.
Fensir raccomanda a docenti e personale ATA di verificare attentamente la propria situazione professionale prima della presa di servizio e di richiedere per tempo eventuali autorizzazioni per attività esterne, così da evitare sanzioni, annullamenti di contratto o decadenze.

Assunzioni a tempo indeterminato 2025/26 personale ATA: ripartizione per profili e regioni

È stata pubblicata la suddivisione per profili professionali e per regioni delle 10.348 assunzioni a tempo indeterminato previste per il personale ATA nell’anno scolastico 2025/26.

Il contingente complessivo è finalizzato prevalentemente alla copertura dei posti resisi vacanti a seguito dei pensionamenti, in applicazione del vincolo attualmente in vigore. Tuttavia, per l’anno in corso, è stata autorizzata una deroga parziale di 500 posti, che consente un lieve ampliamento rispetto alla copertura standard.

Tra i profili interessati:

  • Collaboratori scolastici: oltre 6.000 posti distribuiti su tutte le regioni, con punte significative in Campania, Sicilia e Lombardia.
  • Assistenti amministrativi: circa 2.100 posti, in buona parte concentrati in Lombardia, Lazio e Campania.
  • Assistenti tecnici: più di 1.000 posti, con Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna in testa.
  • Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA): autorizzate 199 assunzioni su base nazionale.
  • Profili meno numerosi, ma inclusi nel piano, sono cuochi, guardarobieri e infermieri, con una distribuzione più contenuta.

La tabella allegata specifica il contingente autorizzato per ciascuna regione e profilo. Ad esempio, la Lombardia ha un totale di 1.727 assunzioni, seguita da Campania (1.223) e Lazio (1.111). Le regioni con i numeri più contenuti sono Valle d’Aosta (42) e Molise (80).

Si è in attesa della consueta nota ministeriale con le istruzioni operative e della successiva ripartizione per province, che forniranno un quadro più dettagliato utile per le nomine.

Nuove Ammissioni ai Percorsi Formativi per Docenti con Tre Anni di Servizio (art. 6) – INDIRE – AVVIO IL 22 AGOSTO per art. 7

Con il Decreto n. 43177, il Ministero dell’Istruzione ha disposto un ulteriore scorrimento delle graduatorie per l’ammissione ai Percorsi di specializzazione sul sostegno (TFA), destinati ai docenti che hanno maturato almeno tre anni di servizio su posti di sostegno negli ultimi cinque anni.

La misura rientra nell’attuazione dell’art. 6 del D.L. 31 maggio 2024, n. 71 (convertito dalla legge n. 106/2024) e del D.M. n. 75 del 24 aprile 2025.

Nuove ammissioni ai corsi INDIRE

I candidati ora ammessi ai percorsi formativi INDIRE sono quelli collocati fino alle seguenti posizioni in graduatoria:

  • Scuola primaria: posizione n. 2757
  • Scuola secondaria di I grado: posizione n. 1653
  • Scuola secondaria di II grado: posizione n. 1046

Scadenza e pagamento

I docenti ammessi devono effettuare il pagamento della quota di iscrizione di € 600,00 entro l’11 agosto 2025. Il mancato pagamento comporterà la decadenza dalla graduatoria.

Eventuali ulteriori scorrimenti saranno valutati sulla base dei pagamenti ricevuti e della disponibilità residua di posti.

Pubblicazione e ricorsi

Il provvedimento ha valore di notifica legale ed è disponibile nella sezione “Bandi di concorso” del sito www.indire.it.

È possibile presentare ricorso al TAR Toscana entro 60 giorni o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla pubblicazione.

Si comunica che le attività formative per coloro che rientrano tra i beneficiari dell’art. 7 avranno inizio venerdì 22 agosto. Nei prossimi giorni verrà pubblicato il
calendario didattico dei vari moduli.
Alcuni giorni prima dell’avvio delle attività formative, riceverete all’indirizzo email che avete indicato in fase
di iscrizione le credenziali di accesso all’ambiente di formazione che sarà raggiungibile all’indirizzo:
https://dm77.indiretfa.it

Reclutamento Docenti di Sostegno: Al Via la “Mini-Call Veloce” 2025

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato un avviso ufficiale riguardante l’apertura delle funzioni telematiche per la presentazione delle istanze di partecipazione alla procedura “per chiamata” (cosiddetta mini-call veloce) per il reclutamento a tempo determinato, finalizzato all’immissione in ruolo su posti di sostegno.

Tale procedura è regolata dall’articolo 5, comma 12, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44 (convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023, n. 74), come modificato e prorogato fino al 31 dicembre 2025 dall’articolo 14, comma 1, lettera c)-bis, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con legge 29 aprile 2024, n. 56.

Tempistiche

Le domande potranno essere presentate a partire da giovedì 14 agosto 2025 alle ore 10:00 fino a martedì 19 agosto 2025 alle ore 09:00, esclusivamente in modalità telematica tramite il portale INPA.

Chi può partecipare

Possono presentare istanza gli aspiranti individuati ai sensi dell’articolo 4, comma 6, del Decreto Ministeriale n. 111 del 6 giugno 2024. La domanda potrà essere inoltrata per una o più province della stessa regione, diverse da quella di inserimento nelle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze).

Modalità di accesso

Per accedere al servizio è necessario autenticarsi con una delle seguenti credenziali:

  • SPID
  • CIE
  • eIDAS
  • Credenziali dell’area riservata del MIM in corso di validità
  • CNS

È inoltre obbligatoria l’abilitazione al servizio “Istanze on line”, disponibile anche all’indirizzo: https://www.istruzione.it/polis/Istanzeonline.htm

La mancata presentazione dell’istanza sarà considerata rinuncia alla partecipazione.

Scelta delle sedi

Successivamente all’assegnazione su base provinciale, gli Uffici Scolastici Regionali coinvolti comunicheranno le date per la selezione delle sedi scolastiche. Gli aspiranti individuati dovranno accettare esplicitamente l’assegnazione entro 5 giorni, come stabilito dall’art. 2, comma 2, del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, convertito dalla legge 5 giugno 2025, n. 79. Il mancato rispetto di tale termine comporta la decadenza automatica dall’incarico.

3 Anni di FENSIR: Orgoglio, Innovazione, Successi e Nuove Sfide

L’8 agosto 2025, la Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca (Fe.N.S.I.R.) celebra con orgoglio tre anni di attività sindacale al servizio del personale della scuola, dell’università e della ricerca. Nata con una visione moderna e pluralista, FENSIR. ha saputo crescere rapidamente e posizionarsi come un punto di riferimento serio e affidabile nel panorama sindacale italiano.

Pluralismo e prossimità: un sindacato che ascolta

FENSIR si è distinto fin da subito per il suo modello organizzativo snello, diretto, e radicato nella realtà delle persone. Le sue strutture autonome per docenti, ATA, IRC, dirigenti scolastici, universitari e personale Afam garantiscono una tutela mirata e competente. Il dialogo costante con i lavoratori è il cuore del sindacato: non un sindacato che parla al personale, ma con il personale.

Risultati concreti: CSPI, RSU e battaglie vinte

Il percorso di Fe.N.S.I.R. è già costellato di risultati rilevanti:

  • Oltre 2.600 voti ottenuti alle elezioni del CSPI, un traguardo che conferma la fiducia crescente da parte dei lavoratori della scuola, nonostante la giovane età dell’organizzazione;
  • Partecipazione attiva alle elezioni RSU, che ha visto il sindacato impegnato in tutta Italia in una sfida complessa ma affrontata con determinazione e trasparenza.

Queste vittorie rappresentano un riconoscimento dell’impegno profuso e allo stesso tempo aprono una nuova fase di crescita e responsabilità.

Formazione, Ricorsi e Supporto Continuo

Grazie al braccio operativo FENSIR Formazione ETS, il sindacato ha costruito un’offerta formativa strutturata, accessibile e riconosciuta. Sono centinaia i lavoratori che hanno usufruito di corsi, webinar, convenzioni universitarie e master, con un approccio attento alla qualità e alla spendibilità nei concorsi pubblici e nel percorso professionale.

Sul piano della tutela legale e amministrativa, FENSIR ha accompagnato docenti e ATA con ricorsi mirati e gratuiti, con particolare attenzione ai precari e ai docenti IRC.

Uno sguardo al futuro: servono nuovi membri per nuove sfide

Oggi, nel giorno del suo terzo compleanno, FENSIR non si accontenta dei risultati raggiunti. Le recenti sfide vinte, come le elezioni del CSPI e le RSU, sono solo l’inizio di un percorso più ampio: raggiungere e rappresentare tutto il personale della scuola, in ogni angolo d’Italia, con la stessa passione e presenza che hanno caratterizzato questi primi tre anni.

Per farlo, c’è bisogno del sostegno di nuovi membri, di persone che vogliano portare avanti una visione sindacale diversa, pulita, concreta, partecipata. Il futuro di FENSIR si scrive insieme, passo dopo passo, con la forza della comunità e la volontà di cambiare davvero il mondo della scuola.

Pausa (quasi) finita: riprendono le newsletter!

Dopo qualche giorno di meritato – anche se intermittente – riposo estivo, a causa del continuo supporto fornito ai docenti per la mobilità e per la scelta delle 150 preferenze GPS, oggi FENSIR riparte con slancio, anche nella comunicazione. Riprendono ufficialmente le nostre newsletter, per tenervi informati, aggiornati e sempre accompagnati nel vostro percorso professionale.


Auguri a tutti noi e a tutti voi della FENSIR

Tre anni fa è nata un’idea. Oggi è una realtà sindacale in crescita. Domani può essere una forza ancora più grande, con l’aiuto di tutti.

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