Un’assemblea partecipata e densa di contenuti quella che si è svolta a livello nazionale su iniziativa di Fensir e SAIR, due delle sigle più rappresentative per i docenti di religione. Più di 600 insegnanti hanno seguito l’evento in diretta streaming attraverso i canali ufficiali di YouTube e Facebook, segno di un interesse crescente per le questioni che riguardano il presente e il futuro della categoria.
A condurre i lavori sono stati Giuseppe Favilla, Segretario Generale nazionale della Fensir, e Mariangela Mapelli, Segretaria nazionale del SAIR, che hanno guidato un confronto articolato e concreto sulle principali sfide che attendono i docenti di religione cattolica nei prossimi anni.
Assunzioni e concorsi: numeri e prospettive
Uno dei temi più attesi è stato quello delle immissioni in ruolo. Per l’anno scolastico 2025/26 il Ministero ha autorizzato 6.022 assunzioni (DM 144/2025), a fronte di un totale di circa 8.050 posti vacanti. Resta dunque ancora scoperto un margine significativo, che andrà gestito attraverso i prossimi concorsi e lo scorrimento delle graduatorie.
In particolare, si è discusso della sorte delle graduatorie dello straordinario, che non vedranno nuovi scorrimenti prima del 2027, quando entrerà in gioco il meccanismo legato ai pensionamenti. Le proiezioni parlano di un tempo di oltre vent’anni per l’assorbimento completo degli idonei, con una riduzione a 16 anni solo in caso di raddoppio dei pensionamenti a partire dal prossimo decennio.
Accanto a questi numeri, il nodo dei concorsi ordinari: i bandi già pubblicati (DM 103 e 104 del 2024) coprono fino al 30% dei posti vacanti, ma restano interrogativi sulle tempistiche delle prove orali e sugli scenari che seguiranno.
Precarietà e organico in calo
Un altro dato emerso con forza riguarda il 30% dei docenti IRC ancora precari, spesso con contratti a tempo determinato e prospettive di stabilizzazione lente e incerte. Un problema aggravato dalla denatalità, che comporta la progressiva riduzione delle cattedre disponibili.
Secondo le stime, l’organico complessivo si assesta in un costante calo, per il 2026/27 si è stimato sulle 23.642 cattedre, suddivise tra infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, con una distribuzione che nei prossimi anni sarà destinata a contrarsi ulteriormente.
Formazione e anno di prova
Spazio anche all’anno di formazione e prova dei neoassunti, percorso che prevede 50 ore di attività formative tra incontri, laboratori, peer-to-peer e formazione online su piattaforma INDIRE.
Oltre agli obblighi formativi, i docenti devono raggiungere i 180 giorni di servizio, di cui almeno 120 di attività didattica effettiva, prima di sostenere il colloquio finale con il Comitato di valutazione.
Un passaggio cruciale che determina la conferma in ruolo, accompagnato dal vincolo triennale di permanenza nella scuola di assunzione, tema che ha suscitato ampio dibattito.
Una categoria in movimento
Dalla voce dei relatori e dagli interventi raccolti, è emersa la fotografia di una categoria che, pur tra incertezze e criticità, chiede maggiore stabilità, tutele concrete e prospettive di carriera più chiare.
“Il nostro impegno – ha sottolineato Favilla – è quello di continuare a dialogare con le istituzioni per dare risposte concrete ai docenti di religione, troppo spesso dimenticati nelle politiche scolastiche nazionali”. Sulla stessa linea Mapelli, che ha ribadito l’importanza di un fronte sindacale coeso: “Solo con un’azione unitaria possiamo affrontare la sfida della stabilizzazione e del riconoscimento della nostra professionalità”.
Conclusioni
L’assemblea nazionale Fensir-SAIR si è confermata non solo come un momento di aggiornamento e confronto, ma anche come una piazza virtuale di partecipazione e consapevolezza.
L’elevato numero di presenze testimonia che la comunità dei docenti di religione è viva, attenta e desiderosa di far sentire la propria voce, in una fase storica segnata da cambiamenti normativi, calo demografico e nuove sfide educative.

