Mese: Luglio 2025

CORSO INTENSIVO PER LA PROVA ORALE DEL CONCORSO IRC

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Tutti i candidati che hanno superato la prova scritta del concorso IRC.

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  • Incontri online in diretta su Zoom
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🗓️ DATE PREVISTE DEGLI INCONTRI SINCRONI

28/07 – 01/08 – 05/08 – 08/08 – 12/08 – 18/08 – 21/08 – 23/08 – 25/08 – 29/08 – 03/09 – 05/09

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MODALITÀ DI ISCRIZIONE SINDACALE:

🔸 Docenti a tempo indeterminato, determinato (30/06 – 31/08) e incaricati annuali IRC

Iscrizione tramite delega sindacale, invia a segreteria@fensir.it unitamente al doc. di riconoscimento

🔸 Supplenti brevi, saltuari e aspiranti docenti

Quota annuale: €50,00+20,00 per un totale di €70,00

Bonifico a: FENSIR.

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Causale:

“provincia di servizio prevalente/gps/gi/residenza – iscrizione annuale Cognome Nome”

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Religione cattolica a scuola: 6.022 nuove assunzioni per il 2025/2026. Pubblicato il decreto ministeriale n. 144/2025

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato dal Ministro Giuseppe Valditara, ha emanato il Decreto Ministeriale n. 144 del 18 luglio 2025, che definisce le modalità di immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica per l’anno scolastico 2025/2026.

Il provvedimento si inserisce nel quadro normativo delineato dall’art. 1-bis del decreto-legge 126/2019, convertito dalla legge 159/2019, e successivamente modificato da varie disposizioni legislative fino al 2025. Il decreto attua la seconda fase del piano di reclutamento straordinario, nato per regolarizzare la posizione di migliaia di docenti precari che insegnano religione cattolica nelle scuole italiane.


Quanti posti e dove: i numeri del reclutamento

Il contingente autorizzato è di 6.022 posti a tempo indeterminato, distribuiti sull’intero territorio nazionale. Si tratta dei posti residui dopo le 406 immissioni in ruolo già effettuate per l’anno scolastico 2024/2025. I posti erano stati complessivamente banditi attraverso due canali:

  • Concorso ordinario: 1.928 posti
  • Procedura straordinaria: 4.500 posti

Il totale dei posti vacanti e disponibili accertati per l’a.s. 2025/2026 ammonta a ben 8.050 unità, di cui:

  • 3.714 nella scuola dell’infanzia e primaria
  • 4.336 nella scuola secondaria di I e II grado

I 6.022 posti coperti da questo decreto sono ripartiti tra le regioni e suddivisi nei due ruoli previsti dalla legge 186/2003 (infanzia-primaria e secondaria), come indicato in apposita tabella allegata al decreto stesso.

Dai 6.428 posti totali banditi, sono state sottratte le 406 assunzioni già effettuate per l’a.s. 2024/25, arrivando così a 6.022 immissioni in ruolo per il 2025/26.

Le regioni con il maggior numero di posti autorizzati risultano:

  • Lombardia: 653 posti
  • Emilia Romagna: 645 posti
  • Sicilia: 437 posti
  • Veneto: 491 posti
  • Campania: 261 posti

La tabella ufficiale allegata al decreto, qui sotto riportata, dettaglia l’intera ripartizione regionale.


Assunzioni: modalità, tempi e requisiti

Le assunzioni saranno effettuate attraverso lo scorrimento delle graduatorie di merito delle procedure straordinarie bandite con i decreti direttoriali n. 1327 e 1328 del 29 maggio 2024, rispettivamente per la scuola primaria/infanzia e per la scuola secondaria.

Poiché le graduatorie del concorso ordinario non saranno pronte entro il 31 agosto 2025, la norma prevede che queste assunzioni vengano effettuate in via prioritaria dai vincitori della straordinaria. Tuttavia, sarà garantita la compensazione a favore dei vincitori dell’ordinario negli anni scolastici successivi, secondo i criteri di autorizzazione previsti dalla legge n. 449/1997.

Ogni Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) definirà il numero delle assunzioni a livello diocesano, e invierà gli elenchi dei candidati idonei agli Ordinari diocesani per la verifica del requisito specifico dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica. Solo a seguito del parere favorevole dell’Ordinario si potrà procedere alla stipula del contratto a tempo indeterminato.

In caso di diocesi che ricadano su più regioni, la competenza resta all’USR in cui si trovano le scuole di riferimento.


Tutele e percorso di formazione

Le assunzioni saranno effettuate esclusivamente su posti vacanti e disponibili in organico di diritto, e si terrà conto delle quote di riserva previste per:

  • Persone con disabilità (Legge 68/1999)
  • Categorie militari e assimilate (D.Lgs. 66/2010)
  • Ulteriori riserve previste dalla normativa vigente

Il personale assunto inizierà con una sede provvisoria, subordinata al superamento dell’anno di formazione e prova, come previsto dal vigente ordinamento.

Gli esiti delle operazioni saranno comunicati ai docenti e pubblicati dagli USR nel rispetto del GDPR, ovvero della normativa europea in materia di protezione dei dati personali.

Soddisfazione è stata espressa dal segretario generale della FENSIR (Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca), Giuseppe Favilla, che ha così commentato il decreto:

“Bene il decreto pubblicato. Adesso spetta agli USR suddividere i posti nelle varie diocesi che si aggiungono a quanto già previsto coi decreti precedenti. Si tratta di un buon risultato e di un’attenzione nei confronti del precariato del personale di religione, che comunque rimane endemico.”

Un riconoscimento, dunque, dell’impegno istituzionale ma anche un richiamo alla necessità di affrontare strutturalmente il fenomeno del precariato, che continua a caratterizzare il settore dell’insegnamento della religione cattolica, con centinaia di docenti ancora in attesa di stabilizzazione definitiva.


Copertura finanziaria e prossimi sviluppi

Gli oneri economici relativi alle assunzioni saranno coperti dai capitoli di bilancio del Ministero (tra cui 2149, 2154, 2155, IRAP 2127 ecc.). Il decreto è stato trasmesso alla Corte dei Conti per il controllo e all’Ufficio Centrale del Bilancio.

Il decreto rappresenta un passo significativo verso la stabilizzazione di una categoria storicamente precaria, che da anni attendeva una soluzione strutturale e definitiva.

Il Ministero, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI), proseguirà nell’attuazione delle fasi concorsuali ordinarie, già bandite a fine maggio 2024, che coinvolgeranno migliaia di altri candidati per coprire i posti che resteranno vacanti negli anni scolastici successivi.


Conclusione

Con l’attuazione del DM n. 144/2025, il Ministero conferma il proprio impegno per la qualificazione e valorizzazione del personale docente, anche in settori – come quello dell’insegnamento della religione cattolica – che necessitano di un dialogo continuo tra Stato e Chiesa. In attesa dell’approvazione delle graduatorie ordinarie, questa tornata di assunzioni garantisce continuità didattica, stabilità lavorativa e il riconoscimento di diritti attesi da tempo da parte dei docenti coinvolti.

PERSONALE ATA – PARTONO I CORSI PER LE POSIZIONI ECONOMICHE

Avvio ufficiale: date e modalità

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con la nota prot. 34744 del 15 luglio 2025, ha dato il via ai percorsi formativi dedicati al personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) già inserito negli elenchi dei candidati ammessi:

Collaboratori (ex Area A/As) e Operatori (ex Area As): avvio 15 luglio 2025

Assistenti amministrativi e tecnici (Area B) e tecnici di profilo specialistico: avvio 30 luglio 2025

I corsi – della durata di 45 giorni, con completamento consigliato anticipato per evitare problemi di tracciamento – verranno erogati in modalità asincrona, tramite la piattaforma Scuola Futura, accessibile con SPID

Struttura del percorso formativo

Fruizione autonoma: videolezioni, approfondimenti e test di autovalutazione disponibili h24.

Accesso semplice: il personale ATA ammesso è già iscritto in piattaforma, basta cliccare su “Segui il percorso”

Il Ministero raccomanda un controllo costante della propria casella personale per aggiornamenti operativi

Prova finale: quiz e tempistica

Una volta concluso il corso, entro circa 20 giorni sarà comunicata la data della prova finale – una sessione di 20 quiz a risposta multipla, con durata di 30 minuti, differenziata per profilo ATA.

Sono coinvolti oltre 57.000 candidati ATA con contratto a tempo indeterminato, appartenenti alle diverse aree di lavoro.

L’iscrizione è automatica, in base all’istanza presentata, e non richiede alcuna azione aggiuntiva da parte del personale.

Questa iniziativa si inserisce nel quadro del PNRR – Missione 4, Investimento 2.1, finalizzato alla digitalizzazione del personale scolastico e all’integrata transizione tecnologica nel sistema educativo

Oltre a valorizzare le competenze ATA, mira a potenziare l’efficienza amministrativa e tecnica nelle scuole.

Consigli utili per i partecipanti

Inizio immediato: dato l’avvio imminente, è consigliabile iniziare subito a studiare e completare le attività progressivamente.

Frequenza regolare: evitare di procrastinare per non rischiare problemi tecnici negli ultimi giorni.

Controllo email: fondamentale per ricevere tutte le comunicazioni, incluse quelle sulle date della prova finale.

Preparazione preventiva: utili i test di autovalutazione presenti sulla piattaforma per familiarizzare con il formato della prova.

L’avvio dei corsi dal 15 e 30 luglio 2025, erogati in modalità asincrona su Scuola Futura e indirizzati a oltre 57.000 ATA, rappresenta un passo concreto verso la valorizzazione del personale. La sfida ora è trasformare questa opportunità in una reale crescita professionale, con la prova finale come banco di verifica delle competenze acquisite.

Bonus Continuità Didattica: un riconoscimento per i docenti di ruolo che restano – ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO

Il Ministero ha introdotto un incentivo economico per quegli insegnanti che, negli ultimi tre anni scolastici, hanno scelto di restare nella stessa scuola, garantendo continuità didattica ai propri studenti. Un premio al valore della stabilità, fondamentale per il benessere e il successo formativo degli alunni.

Inoltre non tutte le scuole saranno interessate a tale misura, bensì quelle collocate in situazioni di disagio.

Religione cattolica: attese oltre 6.000 assunzioni per il 2025/26, ma il decreto non è ancora ufficiale

Cresce l’attesa per la pubblicazione del decreto ministeriale relativo alle immissioni in ruolo degli insegnanti di religione cattolica per l’anno scolastico 2025/2026. Secondo quanto anticipato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito durante un recente confronto con le organizzazioni sindacali, sarebbero 6.022 i posti destinati alle assunzioni a tempo indeterminato, su un totale di 8.050 posti vacanti e disponibili.

Un numero che, se confermato, andrebbe ben oltre i 4.500 posti inizialmente previsti dai due bandi del concorso straordinario, facendo ipotizzare un incremento di circa 1.500 posti, che seppur sottratti per quest’anno all’ordinario, saranno reintegrati con i pensionamenti del 2025/2026 e 2026/2027, dunque non avverrà lo scorrimento delle graduatorie dello straordinario per gli anni 2025/2026 e 2026/2027. Tuttavia, il decreto non è ancora stato pubblicato, e le cifre restano al momento non ufficiali, lasciando spazio a dubbi e incertezze nel settore.

Il commento del SAIR: “Siamo sempre trattati in modo diverso”

A esprimere il malessere della categoria è Mariangela Mapelli, Segretaria del Fensir SAIR (Sindacato Autonomo Insegnanti di Religione), che dichiara:

“È un momento di incertezza, come sempre d’altronde. Siamo abituati ad essere trattati come docenti con procedure diverse dagli altri, seppur nella sostanza, ad eccezione di qualche passaggio insignificante, che si risolve in una riga da inserire in un qualsiasi decreto che riguardi l’assunzione dei docenti di posti comuni e di sostegno. Ma il docente di religione deve aspettare… Ieri, 14 luglio, è stato annunciato e pubblicato il decreto per gli altri docenti, mentre i docenti di religione rimangono in attesa: tra supposizioni e incertezze.”

Mapelli sottolinea l’importanza del possibile incremento dei posti, ma invita alla prudenza:

“Bene che ci siano 1.500 posti in più per l’assunzione dei docenti dei concorsi straordinari, almeno così sembra essere, ma avremo conferma solo dopo la pubblicazione del decreto. Cerchiamo di non rimanere delusi se così non dovesse essere.”

Il concorso ordinario: domande tre volte superiori ai posti

Rimane alta anche l’attenzione sulle procedure ordinarie, che vedono coinvolti 6.195 candidati. Nel dettaglio:

  • 2.749 domande per il settore infanzia/primaria, a fronte di 927 posti disponibili
  • 3.446 domande per il settore secondaria di primo e secondo grado, per 1.001 posti

Numeri che confermano la forte domanda di stabilizzazione da parte dei docenti di religione, molti dei quali insegnano da anni con contratti a tempo determinato.

“È del tutto anacronistico – commenta Mapelli – il voler mantenere il 30% a tempo determinato così come previsto dalla legge 186/2003. I docenti di religione vogliono il ruolo e lo vogliono subito.”

Un’attesa che si ripete

L’impressione diffusa è che per i docenti di religione, l’attesa sia ormai la regola. Anche quest’anno, il decreto per le assunzioni degli altri docenti è stato pubblicato, mentre quello per gli insegnanti di religione ancora non compare all’orizzonte. I numeri, per ora, restano ipotesi. Le rassicurazioni fornite dal Ministero indicano una volontà di equilibrio tra le due procedure concorsuali (straordinaria e ordinaria), con una compensazione prevista a partire dal 2026/27, ma senza un testo ufficiale tutto resta nel campo delle intenzioni.

Speriamo di essere smentiti immediatamente, con la pubblicazione del decreto e l’avvio concreto delle assunzioni. Sarebbe il segnale atteso da anni, e potremmo finalmente gioire insieme a chi otterrà il ruolo, dopo un lungo percorso fatto di attesa, impegno e dedizione.

Scuola, in arrivo 48.504 assunzioni ma il precariato resta: l’appello della Fensir per una riforma strutturale

Con il Decreto Ministeriale n. 137 del 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha autorizzato 48.504 immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2025/2026, un intervento significativo volto a garantire il regolare avvio dell’anno scolastico e la copertura dei posti vacanti con personale stabile. Tuttavia, secondo la Fensir – Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca – questa misura non basta a risolvere l’annoso problema del precariato nella scuola pubblica.

Giuseppe Favilla, segretario generale della Fensir, accoglie con favore l’azione del Ministero, ma lancia un monito:

“Bene l’assunzione di quasi 49.000 docenti di ogni ordine e grado e anche il preannunciato decreto per gli insegnanti di religione, di cui aspettiamo la lettura e l’applicazione, ma il precariato rimane una costante nel settore scuola della pubblica amministrazione. Occorrono politiche coraggiose e innovative che non siano frutto estemporaneo di investimenti di fondi ricevuti, come i PNRR, ma di un investimento organico e continuativo nel tempo con finalità a lungo termine”.

Il quadro delle assunzioni

Il decreto evidenzia che, a fronte di 52.885 posti vacanti risultanti dalle operazioni di mobilità, le effettive assunzioni possibili sono 48.504, per via della limitata consistenza delle graduatorie disponibili. I posti sono distribuiti su base regionale, con la Lombardia che guida con 11.761 assunzioni, seguita da Veneto (6.023) e Piemonte (5.129).

“Il contingente di nomine in ruolo […] è stato determinato sulla base della proiezione del numero massimo di docenti assumibili con riferimento alle procedure di reclutamento esistenti, quantificato in 48.504 unità”.

Una macchina complessa

Il sistema di reclutamento previsto dal decreto è articolato in due canali principali: 50% dei posti da concorsi per titoli ed esami, e 50% dalle graduatorie ad esaurimento (GAE). Tuttavia, le modalità operative prevedono una serie di priorità, scorrimenti e compensazioni tra graduatorie diverse. Ad esempio:

“In caso di esaurimento degli aspiranti vincitori delle procedure concorsuali […] saranno utilizzate in ordine di priorità temporale le graduatorie degli idonei, nel limite del 30 per cento dei posti a bando”.

Per i posti di sostegno, in assenza di candidati nelle graduatorie concorsuali, si attingerà eccezionalmente dalla prima fascia GPS:

“I posti di sostegno vacanti […] sono assegnati con contratto a tempo determinato […] ai docenti inclusi a pieno titolo nella prima fascia delle GPS o negli elenchi aggiuntivi”.

La stabilità che manca

Nonostante l’impegno, resta alta l’insicurezza per decine di migliaia di docenti che ogni anno lavorano con contratti temporanei, in attesa di stabilizzazione. Il meccanismo delle nomine, seppur migliorato, non riesce a garantire la continuità occupazionale per una fascia ampia di professionisti, alcuni dei quali da oltre un decennio nel precariato.

La Fensir, pur riconoscendo l’importanza delle nuove immissioni in ruolo, auspica una riforma strutturale del reclutamento che metta al centro il personale scolastico come investimento permanente dello Stato, e non come voce fluttuante in funzione dei finanziamenti straordinari.

“Il precariato va affrontato con una visione strategica, non con interventi una tantum. La scuola ha bisogno di stabilità, continuità didattica e riconoscimento del valore professionale dei suoi insegnanti”, conclude Favilla.

Tribunale di Udine riconosce la retribuzione professionale ai supplenti brevi. Fensir avvia una campagna nazionale a tutela dei docenti precari

Con la sentenza n. 211/2024, pubblicata il 25 giugno, il Tribunale di Udine ha affermato il diritto dei docenti con contratti di supplenza breve e saltuaria a percepire la retribuzione professionale docenti (RPD) prevista dall’art. 7 del CCNL Scuola, al pari dei colleghi di ruolo e dei supplenti annuali.

Il giudice del lavoro ha infatti stabilito che “anche per questi ultimi si pongono le medesime finalità di valorizzazione della funzione docente e di riconoscimento del ruolo svolto dagli insegnanti, in ragione delle quali il trattamento accessorio è stato istituito”, evidenziando l’assenza di ragioni oggettive che possano giustificare una disparità di trattamento tra le varie tipologie contrattuali.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato condannato al pagamento di euro 5.033,52, oltre interessi legali, per il periodo lavorativo compreso tra il 2019 e il 2023. La pronuncia richiama anche la giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, secondo cui:

“la clausola 4 dell’Accordo esclude in generale ed in termini non equivoci qualsiasi disparità di trattamento non obiettivamente giustificata nei confronti dei lavoratori a tempo determinato”,
e ribadisce che:
“non è sufficiente che la diversità di trattamento sia prevista da una norma generale ed astratta […] perché la diversità di trattamento può essere giustificata solo da elementi precisi e concreti di differenziazione”.

Richiamando la giurisprudenza nazionale, la sentenza afferma inoltre che:

“l’art. 7, comma 1, del c.c.n.l. per il personale del comparto scuola del 15 marzo 2001 […] si interpreta – alla luce del principio di non discriminazione – nel senso di ricomprendere nella previsione anche tutti gli assunti a tempo determinato, a prescindere dalle diverse tipologie di incarico”.

A seguito di questa decisione, Fensir – Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca – ha lanciato una campagna nazionale di tutela per i docenti con contratti brevi o saltuari, mirata al riconoscimento della RPD per tutti coloro che abbiano svolto incarichi con mansioni analoghe a quelle dei colleghi beneficiari del trattamento accessorio.

La Federazione mette a disposizione dei lavoratori un servizio di consulenza giuridica e assistenza per eventuali ricorsi, anche collettivi. Per maggiori informazioni, è possibile rivolgersi alle sedi territoriali Fensir.

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La sentenza contribuisce a chiarire un aspetto importante del trattamento economico del personale docente e rafforza la tutela giuridica dei lavoratori precari nel settore scolastico.

Il ruolo dell’insegnante di sostegno: professionalità, attività e pari dignità nella scuola inclusiva

Ruolo professionale dell’insegnante di sostegno

L’insegnante di sostegno è un docente specializzato, in possesso di competenze pedagogiche, didattiche e relazionali specifiche per l’inclusione scolastica. Il suo ruolo non si esaurisce nell’assistenza all’alunno con disabilità, ma si configura come un mediatore educativo e didattico a supporto dell’intera classe, con l’obiettivo di creare ambienti di apprendimento inclusivi e flessibili.

Egli collabora strettamente con i docenti curricolari, i genitori, gli operatori sanitari e i servizi sociali, all’interno del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO), contribuendo alla stesura e all’attuazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Inoltre, favorisce lo sviluppo delle autonomie, la partecipazione sociale e l’autodeterminazione dell’alunno, nel rispetto del suo progetto di vita.

Struttura dell’attività professionale

L’attività dell’insegnante di sostegno si articola in diversi ambiti:

– Didattico-educativo: progettazione e realizzazione di attività personalizzate, adattamenti metodologici e strumenti compensativi, in coerenza con il PEI.
– Relazionale: costruzione di un clima empatico e di fiducia con l’alunno, la classe e il team docente.
– Collaborativo: partecipazione alle attività collegiali, promozione del lavoro in rete e confronto costante con le famiglie.
– Valutativo: contributo alla valutazione degli apprendimenti e dei progressi dell’alunno, secondo criteri condivisi e trasparenti.

L’insegnante di sostegno è chiamato a svolgere un lavoro ad alto impatto emotivo e psicofisico, spesso in condizioni complesse e in continua evoluzione. È per questo che molte voci del mondo sindacale e accademico ritengono necessario il riconoscimento di questa figura professionale all’interno delle categorie di lavori usuranti.

Il diritto al riconoscimento come lavoro usurante

L’insegnante di sostegno è quotidianamente impegnato in un’attività che richiede grande resistenza emotiva, gestione di situazioni comportamentali complesse, interazione continua con alunni fragili, famiglie e operatori esterni. A ciò si aggiunge la precarietà di molti incarichi, la mancanza di continuità didattica e l’elevato carico burocratico.

Per queste ragioni, si fa sempre più forte la richiesta di riconoscere il ruolo dell’insegnante di sostegno come lavoro usurante, con la conseguente possibilità di accesso anticipato alla pensione, così come previsto per altre categorie che operano in contesti ad alta intensità psicofisica. Un simile riconoscimento rappresenterebbe non solo un atto di giustizia sociale, ma anche un incentivo per la permanenza e la valorizzazione di questa figura all’interno del sistema scolastico.

La non discriminazione e il rispetto del ruolo

Uno degli aspetti critici che ancora oggi caratterizza l’esperienza di molti insegnanti di sostegno è il rischio di marginalizzazione rispetto al corpo docente curricolare. Non di rado, infatti, vengono percepiti come figure “aggiuntive” o “assistenziali”, anziché come parte integrante del consiglio di classe. Tale visione riduttiva non solo mortifica la professionalità del docente di sostegno, ma ostacola anche la realizzazione di una vera inclusione.

È fondamentale, invece, riconoscere pari dignità professionale e contrattuale agli insegnanti di sostegno, valorizzando il loro contributo alla progettazione educativa e didattica comune. La scuola inclusiva si fonda sulla corresponsabilità e sulla collaborazione tra tutti i docenti, senza gerarchie di valore, ma nella piena condivisione degli obiettivi formativi.

Conclusioni

L’insegnante di sostegno è un pilastro della scuola moderna, non solo per il supporto agli alunni con disabilità, ma per la promozione di una cultura dell’accoglienza e del rispetto delle differenze. Perché tale ruolo possa esprimersi al meglio, è indispensabile un cambiamento culturale profondo, che superi stereotipi e discriminazioni, e che riconosca in pieno la professionalità docente come leva di cambiamento educativo e sociale.

Tra i riconoscimenti attesi, vi è anche quello della fatica invisibile di questo lavoro, che merita tutela, attenzione e garanzie, a partire dal diritto di essere inserito tra le professioni usuranti, al pari di chi ogni giorno affronta sfide educative e umane complesse e delicate.

Alfonso Tortorici, segretario Fensir Agrigento

Pubblicati i Bandi per i Percorsi di Specializzazione sul Sostegno A.A. 2024/25 – SCADENZA 17 LUGLIO

L’Università eCampus informa che sono ufficialmente online i bandi per l’ammissione ai Percorsi di Specializzazione sul Sostegno per l’anno accademico 2024/25, ai sensi degli articoli 6 e 7 del D.L. 31 maggio 2024, n. 71.

🔗 Tutte le informazioni, i documenti ufficiali e gli aggiornamenti sono disponibili nella pagina dedicata:
👉 Vai alla sezione dedicata ai Percorsi di Specializzazione sul Sostegno


📘 PERCORSO ART. 6 – 40 CFU (D.I. n. 75 del 24/04/2025)

Destinatari:
Docenti con almeno tre anni di servizio su posto di sostegno nello stesso grado scolastico, anche non continuativi, maturati negli ultimi 5 anni.

Caratteristiche del percorso:

  • Senza tirocinio (sostituito dall’esperienza lavorativa)
  • Richiesto un titolo di accesso valido per l’insegnamento nel grado di riferimento

💰 Contributo concorso: €150,00 (non rimborsabile)
💼 Costo complessivo del corso: €1.316

  • 1ª rata: €816
  • 2ª rata: €500 (scadenza: 25/08/2025)

📘 PERCORSI ART. 7 – 36 o 48 CFU (D.I. n. 77 del 24/04/2025)

Destinatari:
Docenti con titolo estero conseguito in un Paese UE, in attesa di riconoscimento da parte del MUR e con contenzioso attivo.

🔹 48 CFU – Senza esperienza

  • Include 12 CFU di tirocinio
  • Costo complessivo: €1.516
    • 1ª rata: €1.016
    • 2ª rata: €500 (scadenza: 25/08/2025)

🔹 36 CFU – Con almeno un anno di servizio sul grado di riferimento

  • Tirocinio assolto
  • Costo complessivo: €916
    • 1ª rata: €516
    • 2ª rata: €400 (scadenza: 25/08/2025)

💰 Contributo concorso: €150,00 (non rimborsabile)


📅 Tempistiche e Modalità di Iscrizione

  • Apertura iscrizioni: 9 luglio 2025, ore 17:00
  • Chiusura iscrizioni: 17 luglio 2025, ore 23:59
    ⏳ Non sono ammesse iscrizioni oltre tale termine.

🧾 Il contributo di partecipazione di €150,00 va pagato esclusivamente tramite pagoPA al momento dell’invio della domanda.


📎 Documentazione da Allegare alla Domanda

Per la corretta presentazione della domanda, è obbligatorio allegare i seguenti documenti, già disponibili nella sezione dedicata del sito:

  • Guida alla procedura di ammissione, distinta per:
    • Articolo 6
    • Articolo 7
  • Autocertificazione dei requisiti di accesso, distinta per:
    • Articolo 6
    • Articolo 7
  • Autocertificazione ex DPR 445/2000

📥 Scarica i moduli e consulta la guida completa alla procedura su:
👉 https://www.uniecampus.it/index.php?id=4498

📌 NB: Il pagamento del contributo va effettuato contestualmente alla domanda, entro e non oltre le ore 23:59 del 17/07/2025, tramite pagoPA.


⚠️ Ulteriori Informazioni Importanti

  • I candidati con contratto già stipulato devono obbligatoriamente partecipare al concorso versando il contributo di €150,00.
    In caso di esclusione dalla graduatoria, sarà possibile richiedere il rimborso dell’eventuale retta già versata (escluso il contributo).
  • Solo i candidati in posizione utile in graduatoria potranno procedere all’immatricolazione con il versamento della 1ª rata tramite pagoPA.
  • La 2ª rata va pagata entro il 25 agosto 2025:

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BANDI E DOCUMENTAZIONE

Supplenze docenti a.s. 2025/26: 150 preferenze, apertura domande dal 17 luglio – anche finalizzate al ruolo.

Si avvicina l’apertura della procedura per la presentazione delle domande di supplenza per l’anno scolastico 2025/2026. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha concluso il confronto con le organizzazioni sindacali in merito all’avvio delle nomine per il prossimo anno, comprese quelle finalizzate al ruolo.

La compilazione dell’istanza sarà disponibile su POLIS – Istanze Online dal 17 al 30 luglio 2025. I candidati potranno indicare fino a 150 preferenze per incarichi a tempo determinato al 30 giugno, al 31 agosto e per supplenze finalizzate al ruolo.

PER SUPPORTO NELLA COMPILAZIONE FISSA UN APPUNTAMENTO – per gli iscritti e coloro che si iscrivono – anche in presenza ma solo a Bergamo (via G. Carducci, 25) dal 17 pomeriggio al giorno 23 luglio (successivamente dal 25/07 solo online), si raccomanda la puntualità, sia in presenza che online (la prenotazione è unica); avere con sé l’elenco delle scuole/distretti da inserire, comunque normalmente la consulenza avviene tramite collegamento a distanza:

La nota ministeriale annuale sulle supplenze, in fase di pubblicazione, conterrà le istruzioni definitive e la conferma delle tempistiche.

Sezioni nella domanda

  • Supplenza finalizzata al ruolo da GPS sostegno I fascia o elenco aggiuntivo
  • Priorità di conferma per incarichi su sostegno
  • Supplenze annuali (31 agosto) o temporanee (30 giugno)

Periodo utile per presentare la domanda

Dal 17 luglio al 30 luglio 2025, unica finestra utile per l’invio dell’istanza completa.

Auspici della FENSIR in merito alla procedura

Pur non avendo partecipato all’informativa ministeriale, FENSIR auspica che vengano accolti alcuni elementi fondamentali per tutelare il personale e rendere la procedura più funzionale e trasparente:

  1. Recupero delle preferenze dell’anno precedente
    Si auspica che le sedi espresse lo scorso anno siano precaricate automaticamente sulla piattaforma, così da agevolare i candidati nel riconfermare, aggiornare o modificare le proprie preferenze senza dover procedere da zero.
  2. Richiamo all’art. 37 del CCNL 2006/09
    La FENSIR auspica che la nota ministeriale faccia esplicito riferimento all’art. 37 del CCNL 2006/09, per garantire la proroga dei contratti ai supplenti in servizio al rientro del titolare dopo il 30 aprile, così da consentire la partecipazione agli scrutini.
    Si ritiene inoltre importante estendere questa tutela anche a quei supplenti che, pur non rientrando formalmente nell’articolo 37, terminano il contratto con la fine delle lezioni, affinché sia loro riconosciuto il diritto alla proroga per gli adempimenti finali.
  3. Contrarietà alla conferma automatica del docente di sostegno su richiesta della famiglia
    La FENSIR ribadisce il proprio auspicio che venga ritirata la previsione che consente la conferma automatica del docente di sostegno su indicazione della famiglia. Tale scelta, se confermata, solleverebbe dubbi in merito alla trasparenza delle procedure e al rispetto delle regole generali sul reclutamento.

Procedura GPS sostegno finalizzata al ruolo – a.s. 2025/26

Descrizione:
Si tratta di una procedura straordinaria informatizzata per il conferimento di incarichi a tempo determinato finalizzati all’immissione in ruolo, rivolta ai docenti inseriti nella GPS I fascia sostegno o relativi elenchi aggiuntivi.

Fasi operative:

  • Fase provinciale:
    Dal 17 al 30 luglio 2025. L’assegnazione delle sedi inizierà dal 1° agosto. Gli eventuali scorrimenti si concluderanno entro il 13 agosto.
  • Fase interprovinciale:
    Per chi non ottiene l’incarico nella fase provinciale. Si svolgerà dal 14 al 19 agosto 2025, con conclusione entro il 21 agosto.

Conferma per continuità didattica – Docenti a tempo determinato su sostegno

Chi può essere confermato:

  • Docenti con contratto su sostegno al 30/06 o 31/08 nell’a.s. 2024/25
  • Anche non specializzati, se provenienti da:
    – GPS II fascia sostegno
    – GPS posto comune (in caso di scorrimento incrociato)
    Nota: È comunque obbligatoria la compilazione dell’istanza su POLIS.

Fasi della procedura:

  • Fase 1 – Verifica del Dirigente Scolastico
    Il DS accerta se il docente può essere riconfermato. L’esito viene caricato nel sistema ed è modificabile solo per cause sopravvenute (es. trasferimento dell’alunno).
  • Fase 2 – Scelta da parte del docente su POLIS
    Il docente:
    • accetta o rifiuta la conferma;
    • seleziona il tipo di contratto preferito:
      – 31/08/2026
      – 30/06/2026 (intero o spezzone con disponibilità al completamento)
    La scelta è definitiva e vincolante:
    • Se accetta, è escluso da tutte le altre nomine (compresi interpelli);
    • Se rifiuta, partecipa regolarmente alle nomine da GPS o GI.
  • Fase 3 – Verifica finale e nomina da parte dell’UST
    L’Ufficio Scolastico verifica la disponibilità del posto e i requisiti richiesti. Se tutto è conforme, la nomina viene formalizzata entro il 31 agosto 2025.

Effetti della conferma:

  • Il docente è escluso da ulteriori procedure di nomina.
  • In caso di spezzone, può completare solo tramite procedura ordinaria e se iscritto in GPS nella stessa provincia.

Personale di ruolo
Possono chiedere conferma (solo su posto intero) i docenti già di ruolo che, nell’a.s. 2024/25, hanno prestato servizio su sostegno in base agli articoli 47 o 70 del CCNL 2019/21 e intendono proseguire anche nel 2025/26.

PER SUPPORTO FISSA UN APPUNTAMENTO

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