Mese: Aprile 2025

Nuove Linee Guida per la Specializzazione sul Sostegno: I Decreti Ministeriale n. 75 e 77 del 24 Aprile 2025

Il Decreto Ministeriale n. 75 del 24 aprile 2025, emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, definisce i nuovi criteri e percorsi per la formazione dei docenti specializzati sul sostegno agli alunni con disabilità. Il provvedimento introduce importanti novità sul profilo professionale richiesto, i requisiti di accesso, la struttura dei corsi e il fabbisogno di personale, con l’obiettivo di garantire un’educazione inclusiva e qualificata entro la fine del 2025. in attuazione dell’articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106.​Mi – Ministero dell’istruzione+3Mi – Ministero dell’istruzione+3Mi – Ministero dell’istruzione+3

Contenuti principali del decreto

  1. Profilo professionale del docente di sostegno
    L’Allegato A del decreto definisce il profilo professionale del docente specializzato per il sostegno didattico, evidenziando le competenze necessarie per supportare efficacemente l’inclusione degli alunni con disabilità.
  2. Attivazione dei percorsi di formazione
    Le università, autonomamente o in convenzione con l’INDIRE, possono attivare i percorsi di specializzazione se in possesso di determinati requisiti, tra cui:
  3. Requisiti e modalità di partecipazione
    Il decreto stabilisce i criteri per l’ammissione ai percorsi, i costi massimi, l’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice. In caso di domande superiori al fabbisogno, vengono definite le modalità di selezione dei partecipanti.
  4. Fabbisogno di docenti specializzati
    L’Allegato B individua il fabbisogno di docenti specializzati per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, al fine di attivare i percorsi formativi da concludere entro il 31 dicembre 2025.

Percorsi formativi specifici

Il decreto prevede:

  • un percorso di 40 crediti formativi per i docenti che hanno già svolto servizio sul sostegno per almeno tre anni negli ultimi cinque, ma senza titolo di specializzazione;
  • percorsi di 48 o 36 crediti formativi per gli insegnanti con titoli di specializzazione conseguiti in Paesi dell’Unione Europea e coinvolti in contenziosi con il Ministero, a seconda dell’esperienza professionale maturata. ​Mi – Ministero dell’istruzione+1Mi – Ministero dell’istruzione+1

Documentazione ufficiale

Puoi consultare i documenti ufficiali ai seguenti link:

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, puoi visitare la sezione dedicata sul sito del MIM:
👉 Decreto Ministeriale n. 75 del 24 aprile 2025 – MIM

​I PERCORSI DI SPECIALIZZAZIONE DM 77/2025

Il Decreto Interministeriale n. 77 del 24 aprile 2025, pubblicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), disciplina i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Tali percorsi sono attivati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106 .​Mi – Ministero dell’istruzione+5Mi – Ministero dell’istruzione+5Mi – Ministero dell’istruzione+5

Contenuti principali del decreto

1. Obiettivi del decreto
Il decreto definisce:

  • I contenuti dei percorsi di formazione per il sostegno, riferiti ai diversi gradi di istruzione, organizzati dall’INDIRE o dalle Università, autonomamente o in convenzione con l’INDIRE.
  • I criteri di ammissibilità dei percorsi formativi svolti all’estero per l’insegnamento su posto di sostegno ed i corrispondenti requisiti di qualità.
  • Le modalità di attivazione dei percorsi, i costi massimi, le modalità e i termini di presentazione delle domande di partecipazione, l’esame finale dei percorsi e la composizione della commissione esaminatrice .​Mi – Ministero dell’istruzione

2. Requisiti per l’attivazione dei percorsi da parte delle Università
Le Università possono presentare al Ministero dell’Istruzione e del Merito la disponibilità ad attivare i percorsi di formazione se in possesso dei seguenti requisiti:

3. Percorsi formativi per docenti con esperienza pregressa
Il decreto disciplina un percorso di 40 Crediti Formativi Universitari (CFU) per i docenti che hanno già effettuato servizio sul sostegno, pur senza titolo di specializzazione, per almeno tre anni negli ultimi cinque. Questo percorso mira a valorizzare l’esperienza maturata sul campo, facilitando l’accesso alla specializzazione .​Mi – Ministero dell’istruzione

4. Percorsi per il riconoscimento di titoli esteri
Per gli insegnanti che hanno acquisito un titolo di formazione specializzante sul sostegno in Paesi comunitari e che hanno un contenzioso con il Ministero, il decreto prevede la possibilità di completare la loro formazione attraverso specifici percorsi di:

Accesso al testo completo

Puoi consultare il testo integrale del decreto e l’Allegato A, che dettaglia i contenuti dei percorsi formativi, direttamente sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito:​Mi – Ministero dell’istruzione+4Mi – Ministero dell’istruzione+4Mi – Ministero dell’istruzione+4

👉 Decreto Interministeriale n. 77 del 24 aprile 2025

Graduatorie ATA 24 Mesi 2025/2026: Tutto Quello che Devi Sapere

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha aperto le domande per l’inserimento e l’aggiornamento nelle graduatorie ATA 24 mesi, valide per l’anno scolastico 2025/2026.
Queste graduatorie permanenti provinciali di prima fascia sono rivolte al personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) che ha maturato almeno 24 mesi di servizio nelle scuole statali.


📅 Scadenze e Modalità di Presentazione

  • Periodo di presentazione: dal 28 aprile 2025 alle ore 14:00 del 19 maggio 2025.
  • Modalità: esclusivamente online tramite il portale POLIS – Istanze Online.
  • Accesso: necessario possedere credenziali SPID o CIE.

Le domande devono essere presentate per una sola provincia e solo per i profili per i quali si possiedono i requisiti richiesti.


✅ Requisiti di Accesso

  • Servizio: almeno 24 mesi (23 mesi e 16 giorni) di servizio, anche non continuativi, in scuole statali nel profilo ATA per cui si concorre.
  • Titoli di studio: variano a seconda del profilo. Ad esempio, per Assistenti Amministrativi e Tecnici è richiesto il diploma di maturità.
  • Certificazione CIAD: obbligatoria per i nuovi inserimenti in tutti i profili, eccetto per i Collaboratori Scolastici. La certificazione deve essere conseguita entro il 30 aprile 2025.

📝 Modelli da Compilare

  • Modello B1: per chi si inserisce per la prima volta.
  • Modello B2: per l’aggiornamento di chi è già inserito.
  • Modello F: per chi concorre solo per l’immissione in ruolo.
  • Modello H: per dichiarare la priorità nella scelta della sede ai sensi della Legge 104/92.

Successivamente, sarà disponibile l’Allegato G per la scelta delle sedi scolastiche.


📌 Novità e Informazioni Utili

  • Servizio Civile: estensione della riserva del 15% anche a chi ha svolto il Servizio Civile Nazionale, non più limitata ai soli partecipanti del Servizio Civile Universale.
  • Calcolo del servizio: i 24 mesi sono calcolati sommando tutti i giorni di servizio utili, considerando ogni 30 giorni come un mese e arrotondando eventuali frazioni superiori ai 15 giorni come mese intero.
  • Esclusioni territoriali: le domande non possono essere presentate per le province di Bolzano, Trento e la regione Valle d’Aosta, che adottano specifici provvedimenti autonomi per il reclutamento del personale ATA.

📚 Risorse e Supporto

Per assistenza e aggiornamenti ufficiali:


Scioglimento della Riserva e Inserimento della CIAD – Graduatorie di III Fascia ATA

A partire da oggi 28 aprile 2025 e fino al 9 maggio 2025 è possibile procedere allo scioglimento della riserva e all’inserimento della CIAD (Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale) ai fini dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto di III fascia del personale ATA avvenute lo scorso anno (2024).

I candidati che avevano presentato domanda con riserva possono ora integrare la propria posizione caricando la certificazione richiesta. Il possesso della CIAD è requisito obbligatorio per l’inserimento o il permanere nelle graduatorie, in base alle disposizioni vigenti.

Si raccomanda a tutti gli interessati di completare l’inserimento nei tempi previsti, accedendo all’apposita piattaforma ministeriale, per evitare l’esclusione dalla graduatoria.

Maggiori dettagli operativi nel video qui di seguito.

RSU nella scuola: tra rappresentanza e clientelismo. Più ombre che luci di un sistema da ripensare

Ogni tre anni, il personale scolastico è chiamato a eleggere le RSU – le Rappresentanze Sindacali Unitarie – un passaggio che dovrebbe essere l’emblema della democrazia interna e della tutela collettiva. Eppure, dietro la facciata formale, il meccanismo si sta sempre più trasformando in un terreno fertile per il clientelismo, svuotando di senso la funzione originaria delle RSU.

Molti dei candidati non si avvicinano alla rappresentanza sindacale per convinzione o per spirito di servizio, ma perché inseriti in lista al solo scopo di portare numeri alla sigla storicamente rappresentativa. Non sanno nemmeno cosa significhi essere rappresentanti sindacali, non conoscono i diritti, i doveri, né tantomeno hanno idea di come si strutturi un’attività sindacale seria. E spesso non interessa loro saperlo. Sono candidati “fantoccio”, scelti per garantire visibilità alla sigla più grande, non per rappresentare davvero i lavoratori.

La Fensir, sceglie di non scendere a compromessi. Il segretario generale, Favilla, racconta un retroscena preoccupante:

“Nelle settimane antecedenti la presentazione delle liste, a seguito di un nostro comunicato nelle scuole, abbiamo ricevuto molte telefonate da personale docente e ATA che ci chiedeva quali vantaggi avrebbero avuto candidandosi con noi. Abbiamo spiegato chiaramente che avremmo offerto supporto con la formazione, ma non certamente con altro. A parte qualcuno che ci ha chiesto addirittura un compenso economico per il ruolo di RSU – affermando che la sigla X e Y lo offrivano ai loro candidati – molti ci hanno riferito che, se si fossero candidati e ottenuto il seggio, avrebbero avuto in cambio permessi sindacali. Non per svolgere attività sindacale a scuola o in sede, ma semplicemente per farsi i fatti loro. Siamo rimasti senza parole”.

I numeri parlano chiaro: 12 giorni l’anno, 5 a bimestre

Il quadro normativo, all’apparenza chiaro, viene in realtà aggirato con molta disinvoltura. Secondo l’Accordo Collettivo Quadro del 4 dicembre 2017, per i docenti, che sono tenuti a garantire la continuità didattica, i permessi sindacali retribuiti non possono superare i 12 giorni lavorativi l’anno, con un massimo di 5 giorni per bimestre. Eppure, in molti casi, questo limite viene  “interpretato” in modo creativo grazie alla complicità di alcune dirigenze o all’assenza di controlli.

Nel caso del personale ATA, non essendoci vincoli legati alla didattica, il limite massimo non è rigidamente fissato, ma anche qui si assiste spesso a un utilizzo distorto dei permessi, svincolato dalle reali esigenze sindacali e più vicino a un benefit personale che a un diritto collettivo.

Rappresentatività: la finta democrazia che diventa monopolio

Ma il vero nodo della questione è il meccanismo della rappresentatività sindacale: un sistema autoreferenziale che impedisce di fatto ai sindacati non rappresentativi di accedere agli stessi strumenti di propaganda e presenza nelle scuole. Una prassi che nasce da un’errata e distorta interpretazione della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori), dove i sindacati che già detengono la maggioranza dei numeri continuano a scrivere le regole… a proprio esclusivo vantaggio.

Questo meccanismo si è trasformato in una casta blindata, che impedisce il pluralismo e la reale concorrenza di idee. Chi è fuori dalla rappresentanza formale viene sistematicamente escluso da spazi, comunicazioni, assemblee. “Una logica di controllo e chiusura che ha più del mafioso che del democratico” afferma Favilla.

Chi controlla il meccanismo, controlla anche l’accesso alla partecipazione. E così i sindacati storici consolidano il potere con dinamiche autoriproducenti, tagliando fuori le voci alternative, spesso più competenti e autenticamente impegnate.

I candidati Fensir: convinzione e responsabilità

In questo scenario distorto, i candidati RSU della Fensir si distinguono nettamente: partecipano alle elezioni non per convenienza o per ottenere vantaggi personali, ma per vera convinzione del ruolo che andranno a ricoprire. Sono persone formate o che verranno formati, consapevoli, che scelgono di impegnarsi per dare voce ai colleghi e per costruire una rappresentanza sindacale credibile, pulita e coerente con i principi dello Statuto dei Lavoratori.

La Fensir vuole spezzare questo cerchio vizioso. Basta con il sindacalismo che sopravvive solo per proteggere se stesso, che distribuisce permessi come ricompensa e che zittisce chi dissente. Basta con la rappresentanza ridotta a poltrona, con un pluralismo solo sulla carta.

Il sindacato deve tornare ad essere lotta, voce, coraggio. E chi vuole davvero difendere i lavoratori deve poterlo fare anche fuori dai circuiti blindati della rappresentatività. Perché il consenso si conquista con le idee e con la presenza, il servizio e la dedizione non con i numeri blindati. È tempo di un sindacato libero, trasparente e soprattutto senza padrini.

Stipendi dei docenti di religione: dal 2025 assenti voci retributive per gli incaricati annuali senza ricostruzione di carriera

Il FENSIR–SAIR denuncia una disparità retributiva sistematica a danno dei docenti di religione incaricati annuali senza ricostruzione di carriera

Da febbraio 2025, nei cedolini stipendiali di numerosi docenti di religione incaricati annuali senza ricostruzione di carriera, risultano assenti alcune voci retributive previste dal contratto collettivo nazionale. L’anomalia, riscontrata in diverse regioni, riguarda esclusivamente i docenti con contratto a tempo determinato che non hanno ancora ottenuto il riconoscimento della carriera pregressa.

Nei cedolini dei colleghi con analogo inquadramento (KR08) ma con ricostruzione di carriera già effettuata, le stesse voci risultano regolarmente presenti. Il FENSIR–SAIR, sulla base di numerose segnalazioni ricevute, ha attivato le necessarie interlocuzioni con la Ragioneria Generale dello Stato e il sistema NoiPA del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Voci stipendiali assenti

L’analisi dei cedolini mostra la completa assenza, per gli incaricati annuali senza ricostruzione di carriera, delle seguenti voci:

  • Indennità di vacanza contrattuale: prevista in attesa del rinnovo contrattuale, non compare da febbraio 2025.
  • Anticipo rinnovo CCNL 2022–2024: anche questa prevista ma non compare sui cedolini.

Si evidenzia inoltre che la voce “Esonero contributivo IVS” (cuneo fiscale), applicata fino al 2024, è stata rimossa per tutti i dipendenti pubblici a partire dal 2025, e non costituisce quindi una discriminazione specifica ma generalizzata e penalizzante.


Disparità tra profili uguali

Le differenze riscontrate determinano una riduzione significativa dello stipendio netto mensile, che colpisce solo i docenti di religione incaricati annuali privi di ricostruzione di carriera, pur svolgendo le stesse funzioni e avendo lo stesso inquadramento dei colleghi stabilizzati.

VoceCon ricostruzione di carrieraSenza ricostruzione di carriera
Indennità vacanza contrattualePresenteAssente
Anticipo rinnovo CCNLErogatoNon erogato

L’intervento del FENSIR–SAIR

A seguito delle segnalazioni ricevute, il FENSIR–SAIR ha formalmente chiesto chiarimenti agli uffici preposti. La Segretaria Nazionale, Mariangela Mapelli, ha dichiarato:

“Dopo diverse segnalazioni da parte dei colleghi di religione incaricati annuali, abbiamo provveduto a segnalare alla Ragioneria Generale dello Stato l’anomalia, così anche al sistema NOIPA del Ministero delle Finanze. Riteniamo che l’errore sia diffuso e non percepito e come organizzazione vogliamo intervenire affinché venga riconosciuto quanto legittimamente spettante.”

Il sindacato ha richiesto:

  • Il ripristino delle voci stipendiali mancanti;
  • Il riconoscimento degli arretrati maturati;
  • Una verifica tecnica centralizzata da parte del sistema NoiPA.

Nota sul taglio del cuneo fiscale

Il 2024 è stato contraddistinto da un aumento temporaneo degli stipendi netti, dovuto all’applicazione del taglio del cuneo fiscale previsto dalla legge di bilancio. Tuttavia, da gennaio 2025, tale misura non è più applicata, e ciò ha comportato un abbassamento generalizzato del netto in busta per il personale della scuola.

In merito, il Segretario Generale FENSIR, Giuseppe Favilla, ha dichiarato:

“Dopo un anno, il 2024, nel quale il taglio del cuneo fiscale ha dato una falsa illusione di uno stipendio più elevato, da gennaio 2025, ci ritroviamo con uno stipendio di circa 100 euro in meno, senza un rinnovo contrattuale decente ma di un anticipo che, da un’analisi del nostro centro studi, risulta essere già il 70-80% di quanto sarà erogato con il rinnovo contrattuale. Altro che rinnovo, più che altro si tratta di elemosina.”

Il sindacato sottolinea come il ritardo nel rinnovo contrattuale e la fine delle agevolazioni fiscali stiano penalizzando in particolare le fasce di personale più fragili, come gli incaricati annuali senza carriera, il personale ATA e i docenti a tempo determinato in generale.

Il FENSIR–SAIR continuerà a monitorare la situazione e a tutelare i docenti coinvolti. L’obiettivo è il ripristino della parità retributiva per tutti i lavoratori inquadrati nello stesso profilo, indipendentemente dalla stabilità contrattuale o dalla ricostruzione di carriera.

Il sindacato invita tutti i docenti di religione incaricati annuali senza ricostruzione di carriera a verificare i propri cedolini e a segnalare eventuali anomalie alle sedi FENSIR–SAIR di riferimento.

Graduatorie GPS 2025: al via l’inserimento negli elenchi aggiuntivi alla I fascia

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato, con il D.M. n. 26 del 19 febbraio 2025, l’apertura delle funzioni per la presentazione delle istanze di inserimento negli elenchi aggiuntivi alla I fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e nelle corrispondenti graduatorie di istituto di II fascia.

📅 Quando presentare la domanda?
Le funzioni telematiche saranno disponibili dal 14 aprile (ore 9:00) al 29 aprile 2025 (ore 23:59).

📌 Chi può presentare domanda?
Possono presentare istanza gli aspiranti che conseguiranno entro il 30 giugno 2025:

  • l’abilitazione all’insegnamento,
  • la specializzazione sul sostegno,
  • oppure titoli nei metodi didattici differenziati (Montessori, Pizzigoni, Agazzi).

Chi conseguirà il titolo dopo il 29 aprile ma entro il 30 giugno 2025, potrà iscriversi con riserva, da sciogliere poi comunicando il conseguimento del titolo dal 16 giugno al 3 luglio 2025.

📄 Gli aspiranti con titolo conseguito all’estero dovranno indicare:

  • gli estremi del provvedimento di riconoscimento del titolo,
    oppure
  • la domanda di riconoscimento presentata all’ufficio competente, per essere iscritti con riserva.

📌 Ulteriori dettagli:

  • Chi è già iscritto nelle GPS al 24 giugno 2024 deve presentare domanda all’Ambito territoriale già indicato.
  • I nuovi aspiranti o chi cambia classe di concorso dovrà indicare fino a 20 istituzioni scolastiche per l’inserimento nelle relative GI di II fascia.

Hai bisogno di supporto per la compilazione della domanda?

Fensir e il sindacato docenti SADOC sono a disposizione per assistenza personalizzata nella procedura di inserimento.

📧 Email: docenti@sadoc.it
📱 Telefono :
351 3160276 – 329 2296336 (dal 15 aprile in poi)

Non aspettare l’ultimo momento: contattaci e prenota il tuo appuntamento!

SCARICA LA NOTA

Graduatorie ATA III Fascia: dal 28 aprile al 9 maggio l’inserimento della CIAD – Fensir pubblicherà un tutorial per la procedura

Gli aspiranti inseriti con riserva nelle graduatorie di terza fascia del personale ATA per il triennio 2024/2027 potranno procedere con lo scioglimento della riserva legata al conseguimento della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD) a partire dal 28 aprile e fino al 9 maggio 2025, come indicato nella nota ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (n. 87837 del 10 aprile 2025).

📌 Obbligo della CIAD e scadenza
La CIAD è richiesta per tutti i profili ATA, tranne quello di collaboratore scolastico, e rappresenta un requisito obbligatorio ai sensi del CCNL Istruzione e Ricerca 2019/2021. La certificazione deve essere ottenuta entro il 30 aprile 2025. Non saranno accettate certificazioni conseguite dopo questa data. Se il rilascio formale non fosse ancora avvenuto, è possibile inserire la data in cui è stato sostenuto l’esame, purché entro la stessa scadenza.

📌 Come si presenta la dichiarazione
L’inserimento della certificazione avverrà tramite la piattaforma Istanze Online (POLIS). I candidati dovranno accedere con SPID, CIE o credenziali abilitate e indicare:

  • data del conseguimento o dell’esame;
  • ente certificatore;
  • ulteriori dati richiesti per verificare la validità e l’accreditamento dell’ente presso Accredia.

📌 Fensir supporterà i candidati con un tutorial
Per accompagnare gli aspiranti in questa delicata fase, Fensir predisporrà un tutorial che illustrerà passo dopo passo la procedura da seguire su Istanze Online. Il materiale sarà disponibile nei prossimi giorni attraverso i canali ufficiali dell’organizzazione e potrà rappresentare un valido aiuto per evitare errori nell’invio della dichiarazione.

NON HAI ANCORA LA CIAD?

Con noi puoi conseguirla entro il 30 aprile, segui questi semplici passaggi:

  1. Personale ATA con contratto al 30 giugno o al 31 Agosto, delega sindacale scarica CLICCA QUI
  2. Personale Aspirante ATA o Docente inserito nelle Graduatorie ATA con contrato al 30 giugno o al 31 agosto, delega sindacale delega sindacale scarica CLICCA QUI e versamento di € 35,00 sul conto corrente intestato a Fe.N.S.I.R. IBAN IT33G0845311102000000235086 “provincia di residenza – iscrizione annuale Cognome e Nome“.
  3. Personale Docente inserito nelle Graduatorie ATA con contrato al 30 giugno o al 31 agosto, delega sindacale delega sindacale scarica CLICCA QUI
  4. CERTIFICAZIONE CIAD ACCREDIA PER GLI ISCRITTI (o che si iscriveranno) € 130,00 da versare su Fe.N.S.I.R. IBAN IT33G0845311102000000235086 “integrazione quota associativa Cognome e Nome“

📎 Documento allegato
Puoi consultare la nota ufficiale del Ministero qui:
👉 Nota MIM n. 87837 del 10 aprile 2025 (PDF)

730/2025: Anche quest’anno con il nostro CAF, la tua dichiarazione si fa in modo semplice e a distanza!

Hai già pensato alla tua dichiarazione dei redditi per il 2025?
Anche quest’anno ti offriamo la possibilità di usufruire del nostro servizio CAF a distanza per l’elaborazione del Modello 730, comodamente da casa tua.

✅ Un servizio su misura per te:

Il nostro servizio è:

  • Gratuito per gli iscritti con trattenuta mensile sul cedolino paga, e anche per il coniuge in caso di 730 congiunto;
  • Disponibile con un contributo di €15 per aspiranti o iscritti annuali senza trattenuta mensile;
  • Offerto con un contributo di €35 per familiari o conoscenti non dipendenti della scuola o del settore pubblico (è richiesta in questo caso l’iscrizione sindacale).

📌 IMPORTANTE:
Per chi si avvale dell’assistenza presso le segreterie territoriali di Agrigento (agrigento@fensir.it) e Salerno (salerno@fensir.it), il servizio non è gratuito e i costi possono variare in base agli accordi locali con CNA.


📤 Invio della documentazione:

Per una corretta elaborazione, ti invitiamo a inviare tutta la documentazione entro:

  • 30 maggio → per ricevere l’eventuale rimborso tra luglio e agosto;
  • 31 agosto → per il rimborso entro ottobre/novembre;
  • Oltre il 31 agostonon garantiamo più l’elaborazione, a causa dei tempi richiesti dalla sede centrale CAF.

➡️ Ti chiediamo di seguire scrupolosamente le indicazioni riportate nel file allegato, senza tralasciare nulla.
Chi ha già utilizzato il nostro servizio negli anni scorsi troverà parte della documentazione già archiviata, se invariata.

🔒 Ricorda di allegare sempre:

  • Carta d’identità e codice fiscale del dichiarante e dei familiari presenti in dichiarazione.

👨‍👩‍👧‍👦 Familiari a carico e novità:

Attenzione! Dal modello 730/2024 non spettano più detrazioni per figli a carico con meno di 21 anni.
L’Assegno Unico Universale, in vigore dal 1° marzo 2022, ha sostituito le vecchie detrazioni.
Tuttavia, è necessario compilare sempre il prospetto dei familiari a carico per accedere a bonus regionali e sconti fiscali.


✉️ Cosa specificare nella mail:

  • Componenti del nucleo familiare (coniuge, figli, altri) e relativa percentuale a carico
  • Dati relativi all’abitazione (proprietà, affitto, usufrutto, ecc.) con documentazione
  • Residenza (se diversa da quanto riportato nella carta d’identità)
  • Scelta per la destinazione del 5-8-2 per mille

📧 Dove inviare la documentazione?

Tutta la documentazione digitale e ogni richiesta di informazioni deve essere inviata esclusivamente a:

SCARICA L’ELENCO DEI DOCUMENTI

➡️ cafpatronato@fensir.it

❌ Invii ad altri indirizzi, anche se Fensir, potrebbero non essere presi in considerazione!


☎️ Contatti utili:

Per eventuali chiarimenti, potresti essere contattato da questi numeri:
📞 0350460151 (numero nazionale)
📱 3513393163 (Mariangela Mapelli – Responsabile CAF)

👉 Ti consigliamo di salvare questi numeri in rubrica per facilitare le comunicazioni!


Non perdere questa opportunità: affida la tua dichiarazione 730 a chi conosce il tuo mondo!
Con professionalità, chiarezza e un’assistenza su misura.

Tagli al personale scolastico: la Circolare n. 8 rende operativi i provvedimenti della Legge di Bilancio 2025. La Fensir: “È un attacco alla scuola pubblica”

Con l’emanazione della Circolare n. 8 del 7 aprile 2025, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha ufficializzato l’applicazione delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2025, in particolare quelle previste dai commi 822-830 dell’articolo 1. Si tratta di una manovra che, al di là dei tecnicismi contabili, ha ricadute pesantissime sulla qualità e l’efficacia del servizio scolastico pubblico.

La scuola, già messa a dura prova da anni di precarietà, riforme frammentarie e carenze croniche di personale, si ritrova ora a fronteggiare una delle più significative riduzioni di organico degli ultimi anni. Un provvedimento che colpisce al cuore il sistema educativo e che, come denuncia la Fensir, mette a rischio l’intera tenuta della comunità scolastica.

Cosa prevede la circolare: tagli mascherati da riorganizzazione

La circolare traduce operativamente l’indirizzo della Legge di Bilancio, secondo cui le amministrazioni pubbliche devono rivedere i fabbisogni di personale “realizzando recuperi di efficienza” attraverso processi di digitalizzazione e razionalizzazione. In concreto, significa meno assunzioni, meno personale, più servizi da svolgere con meno risorse.

Nel settore scolastico, i numeri sono inequivocabili:

  • 5.660 posti docenti in meno dall’anno scolastico 2025/2026, nell’organico dell’autonomia, ossia nei posti comuni e in quelli destinati al potenziamento dell’offerta formativa;
  • 2.174 posti ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario) in meno a partire dal 2026/2027, a seguito di una revisione dei criteri di definizione dell’organico.

Questi tagli sono imposti a livello nazionale e vincolano il Ministero dell’Istruzione e del Merito a sopprimere i posti nelle dotazioni organiche e a versare al bilancio dello Stato i risparmi ottenuti, anziché reinvestirli nel sistema scolastico. È una scelta politica chiara: non migliorare l’efficienza, ma ridurre la spesa.

Le conseguenze: meno scuola per tutti

La riduzione del personale docente comporta l’aumento del numero di alunni per classe, con tutte le conseguenze negative che ciò implica:

  • minore attenzione educativa;
  • difficoltà nella gestione delle situazioni complesse (alunni BES, disabilità, disagio sociale);
  • calo della qualità didattica e del benessere in aula.

Parallelamente, il taglio al personale ATA compromette l’efficienza amministrativa, la sicurezza e l’assistenza quotidiana negli istituti. Segreterie già in affanno, laboratori senza supporto tecnico, plessi senza sorveglianza adeguata: scenari che molte scuole conoscono fin troppo bene.

A fronte di un calo demografico sbandierato come giustificazione, ci si dimentica che la qualità dell’istruzione non può essere parametrata solo al numero degli alunni, ma deve tener conto delle complessità educative, territoriali e sociali che le scuole affrontano ogni giorno.

Favilla (Fensir): “Un attacco frontale alla scuola pubblica”

Durissimo il commento del segretario generale della Fensir, Giuseppe Favilla, che evidenzia con forza le implicazioni di queste misure:

“Quanto stabilito dalla legge di bilancio arriva a veloce attuazione. Quanto bisogna rimanere ancora inerti di fronte all’ennesimo attacco contro la scuola? Non si tratta solo di una questione di tutela del personale della scuola, docente e ATA, ma di tutta la Comunità Educante. Si tratta di un attacco alla scuola pubblica! Tagliare il personale docente necessariamente comporta classi più affollate; tagliare il personale ATA, significa avere meno servizi e assistenza nella scuola. La Fensir non ci sta!”

Favilla pone l’accento su una verità troppo spesso ignorata: la scuola non è un’azienda, e non può essere gestita come tale. Non è una spesa da comprimere, ma un investimento sociale e culturale, da difendere e potenziare.

Un meccanismo rigido

La circolare impone alle amministrazioni scolastiche di:

  • ridurre la dotazione organica sulla base dei risparmi ottenuti da cessazioni di personale;
  • sopprimere posti per un valore finanziario pari ad almeno il 25% dei risparmi;
  • non reinvestire i fondi ma restituirli al bilancio statale.

Ogni taglio viene calcolato in base a precise voci retributive (stipendio, tredicesima, IVC, oneri riflessi), come se il personale fosse solo un costo da abbattere, ignorando completamente l’impatto umano, relazionale ed educativo.

È prevista una possibile rimodulazione delle riduzioni, ma solo a “invarianza finanziaria”. In sostanza: i numeri restano quelli, si può solo decidere dove tagliare di più o di meno. Un gioco a somma zero, senza vie d’uscita reali.

Una scuola pubblica sempre più povera e più sola

Quello che si delinea per il prossimo triennio è un progressivo svuotamento della scuola pubblica: meno organico, meno risorse, meno servizi. Il rischio è quello di spingere sempre più famiglie verso soluzioni alternative, accrescendo le disuguaglianze.

La circolare non è un semplice atto tecnico: è l’attuazione concreta di una visione politica. Una visione che considera l’istruzione non una priorità strategica, ma un comparto da alleggerire.

La risposta della Fensir: “Non ci stiamo”

La Fensir lancia un appello forte al mondo della scuola, alle istituzioni e all’opinione pubblica: non è più il tempo del silenzio. Servono mobilitazione, consapevolezza e una presa di posizione chiara da parte di tutti i soggetti coinvolti.

La scuola è il fondamento della democrazia, il primo presidio contro l’emarginazione e ogni forma di discriminazione. Operare riduzioni di personale, significa colpire al cuore la coesione sociale, il futuro delle nuove generazioni, la dignità di chi ogni giorno si impegna per educare e formare.

SCARICA LA CIRCOLARE

RPD anche ai precari: due sentenze confermano il diritto. La Fensir: “Giustizia per chi lavora, senza distinzioni contrattuali”

Due Tribunali. Due sentenze. Un principio comune: nessuna discriminazione salariale tra docenti a tempo determinato e indeterminato. Le recenti pronunce dei Tribunali di Udine (n. 697/2023) e Latina (n. R.G. 319/2024) hanno riconosciuto il diritto alla Retribuzione Professionale Docenti (RPD) anche al personale precario, sottolineando l’illegittimità di trattamenti economici differenziati a parità di mansioni svolte.

Una svolta giuridica che segna un passo decisivo nella battaglia per l’equità nel mondo scolastico, portata avanti con determinazione dal sindacato Fensir, da anni in prima linea nella difesa dei diritti del personale docente e ATA con contratti a termine.

Due tribunali, stesso principio: il lavoro ha lo stesso valore, sempre

A Udine, il giudice ha condannato il Ministero dell’Istruzione al pagamento di € 7.401,05 a favore di un docente precario, affermando che:

“Anche per i supplenti temporanei si pongono le medesime finalità di valorizzazione della funzione docente e di riconoscimento del ruolo svolto dagli insegnanti, in ragione delle quali il trattamento accessorio è stato istituito.”

A Latina, pochi mesi dopo, un’altra docente precaria ha ottenuto giustizia. Il Tribunale ha accolto il ricorso patrocinato dall’avv. Giovanni Battista Mascheretti, legale del Fensir, condannando il Ministero al pagamento di € 1.580,55. In questa occasione, il giudice ha sottolineato:

“La contrattazione collettiva non fa alcuna differenza tra docenti con supplenze brevi e saltuarie, docenti incaricati fino al 30 giugno o 31 agosto e docenti di ruolo. […] Non appare possibile desumere l’esclusione della corresponsione della RPD al lavoratore che svolga supplenze per brevi periodi.”

Fensir: “Una battaglia di civiltà. E non ci fermeremo qui”

Per il Segretario Generale del Fensir, Giuseppe Favilla, queste decisioni rappresentano una svolta che dà voce a un’ingiustizia annosa:

“La sentenza mette in risalto la profonda ingiustizia ancora una volta perpetrata nei confronti del personale precario effettuando una differenza di trattamento tra persone che svolgono professionalmente lo stesso identico servizio: siamo pronti ad impugnare in ogni tribunale d’Italia e debellare questa ingiustizia”.

Anche l’avv. Giovanni Battista Mascheretti, legale della Fensir e difensore in entrambe le cause, ha dichiarato:

“Una sentenza importante che sottolinea la necessità di trovare una soluzione legislativa, ma finché tale soluzione non sarà trovata è nostro dovere professionale difendere il personale supplente, docente o ATA, nell’ottenimento di un diritto oggettivo qual è la parità di trattamento salariale”.

Un segnale concreto per migliaia di lavoratori precari

Le due sentenze non hanno valore di precedente vincolante, ma rappresentano un forte segnale giurisprudenziale: un invito alla coerenza e al rispetto dei principi europei sul lavoro, che vietano disparità di trattamento non oggettivamente giustificate.

In un sistema scolastico che si regge sempre più spesso sul contributo dei supplenti brevi, è inaccettabile che il contratto diventi lo strumento per giustificare un trattamento economico differente a fronte di identiche responsabilità, impegno e competenze.

Fensir: tutela, supporto, azione

Il sindacato Fensir conferma il proprio impegno concreto accanto a docenti e personale ATA precari. Attraverso un’articolata rete legale e sindacale, il Fensir sostiene ricorsi individuali e collettivi in tutta Italia per affermare un principio semplice ma rivoluzionario: lo stesso lavoro merita lo stesso riconoscimento.

Chi ha prestato supplenze brevi negli ultimi anni può aver diritto alla RPD. Il Fensir invita tutti i lavoratori interessati a contattare le sedi territoriali per una verifica gratuita della propria posizione.

×