Mese: Agosto 2022

Abolizione dell’ora di religione, Piacente, la solita propaganda politica in prossimità delle elezioni.

Abolizione dell’ora di religione, Piacente, la solita propaganda politica in prossimità delle elezioni politiche.

Favilla, conferma della cecità di quella politica che non fa bene al paese? Saranno i posteri a giudicare.

Non passano inosservate le affermazioni di talune nuove “forze” politiche riguardo le proposte per la scuola del proprio partito o coalizione.

“Come al solito, in prossimità delle elezioni politiche, afferma l’Avv. Attilio Piacente, segretario nazionale del FeNSIR-SAIR, ecco che spuntano fuori discorsi e proposte di legge acchiappavoti, o acchiappa visibilità, e non si può non far notare la prima cosa: mancanza di rispetto dei lavoratori! E già, perché Irc si o Irc no, bisogna sempre ricordarsi che si tratta di persone, ormai quasi tutti  laici, lavoratori, laureati e specializzati in una materia che si è confermata quale  disciplina formativa, orientata e basata sul rispetto dell’”altro”, perché le diversità culturali sono una ricchezza per qualsiasi paese civilizzato!

Ed allora questi politici mostrano tutta la loro “fragilità” culturale e a volte anche la loro vera e propria ignoranza (nel senso che non sanno come funziona l’ora di religione, ma ne parlano!) allorché “dimenticano” che sia nella scuola dell’infanzia che nella primaria, nonché nella secondaria di primo e secondo grado, tale ora è sempre facoltativa e l’istituto di avvalersi o meno esiste ormai da quarant’anni. Ignorano che la percentuale più alta si raggiunge proprio in tali fasce di età (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), il che significa che le famiglie “gradiscono” che i loro figli frequentino l’ora di Irc.

Favilla, segretario generale della Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca, non lascia perdere l’occasione per  sottolineare come la proposta di abolire l’IRC nel primo ciclo non fa altro che dimostrare che qualche cosa non va per il giusto verso. Non si ha contezza nemmeno dei numeri che ci stanno dietro, uomini e donne,  laiche e laici che con l’IRC non solo hanno portato nella scuola la passione per l’insegnamento e lo dimostrano i dati percentuali degli avvalentisi, ma anche che sono dei lavoratori, migliaia di lavoratori, parliamo di 18000 docenti del primo ciclo, con rispettive famiglie a cui ognuno di loro deve garantire serenità. Inoltre di questi 18000 oltre 11000 sono ancora con un contratto a tempo determinato. Che fine farebbero? Certe affermazione non forse conferma di quella politica che non fa bene al Paese? Saranno i posteri a giudicare, conclude Favilla.

Conclude Piacente: “Ed allora, prima di tutto il rispetto per questi lavoratori che come me hanno dovuto aspettare più di 20 anni per essere di ruolo, o che nonostante insegnino da diversi anni (10,15), ancora non lo siano! Vista e considerata la proposta di legge di riforma della scuola, nel programma politico di Possibile, la formazione politica di Civati e Brignone, oggi come oggi, 19 agosto 2022  mi verrebbe voglia di lanciare una provocazione: ma perché non rendere tutte le materie scolastiche, al pari dell’Irc, facoltative?

Ufficio Stampa

FeNSIR-SAIR

IdR INSERITI IN GPS PER LE SUPPLENZE DI ALTRO INSEGNAMENTO

Le GPS hanno il compito di assegnare al personale precario le cattedre libere a docenti che liberamente,
presentando la domanda entro il termine del fissato dall’Amministrazione che, come sappiamo, per
quest’anno è il 16 agosto alle 14.
Ebbene una particolare categoria di precari, quali i docenti di religione cattolica, il cui reclutamento è
“normato” da regole diocesane del tutto differenti da quelle Statali, si trovano nella condizione di dover
rinunciare alla possibilità di ricevere un contratto, di qualsiasi tipologia, posto comune o sostegno oppure
della classe di concorso per cui si ha titolo e si è inseriti, per un tuffo in quello che non sempre è una
certezza la possibilità di un incarico annuale quale docente di religione.
Le diocesi, in modo difformemente l’una dall’altra, comunicano la conferma dell’incarico o il suo
conferimento in momenti diversi e sovente avviene dopo il 16 agosto e qualcuna anche gli ultimi giorni. “È
vero, non si tratta di un numero spropositato di docenti che si trovano ad affrontare la scelta, ma è
comunque giusto dare la possibilità, anche a questi colleghi – spiega Attilio Piacente neo segretario
nazionale del Nuovo SAIR, Sindacato Autonomo Insegnanti di Religione aderente alla Fe.N.S.I.R.
Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca – di poter ottenere un incarico annuale. È la condizione
dei nuovi incaricati o di coloro i quali si trovano in fondo alle liste diocesane, da poco conclusi gli studi.
Crediamo che sia giusto lasciare loro la possibilità di ricevere, nel caso un contratto a tempo determinato
eventualmente per una classe di concorso o posto dalle Graduatorie Provinciali delle Supplenze”.
La norma che prevede l’esclusione dalla possibilità di ricevere una proposta successiva di un contratto al 31
agosto o al 30 giugno, oppure di optare per spezzoni superiore alle 6 ore, utili anche al completamento ore
cattedra, eventualmente in caso di destinati di uno spezzone di religione, di fatto è una norma che
penalizza molto i docenti di religione all’inizio della loro carriera. “Si potrebbe chiedere alla CEI di
uniformare le procedure di conferma e conferimento nomine entro il mese di luglio?” Si domanda Favilla,
adesso Segretario Generale della Fe.N.S.I.R. e docente di religione, “Sì, ma è anche vero che passare da un
sistema discrezionale qual è quella delle modalità di assegnazione delle ore di religione a quello di una
procedura unitaria la vedo difficile in tempi brevi”
“Di certo – conclude Favilla – sarebbe bastato aggiungere poche righe riguardo a ciò nell’ordinanza
112/2022 considerando anche questa categoria di lavoratori, scrivendo chiaramente della possibilità di non
essere esclusi da incarichi al 31/08 o al 30/06 proveniente dalla successiva chiamata da Graduatoria di
Istituto. Sappiamo benissimo che spesso le situazioni personali dei docenti di religione cambiano al di là
della propria volontà e la rinuncia a priori, di fatto, sembra un’ulteriore punizione”
L’ufficio legale del SAIR propone di inviare comunque una comunicazione in carta libera all’ufficio scolastico
provinciale in cui si è inserti in GPS per altro insegnamento, in cui si comunica che per l’anno scolastico
2022/23 si è intenzionati ad accettare un Incarico di Religione cattolica, chiedendo contestualmente di non
essere esclusi dalla possibilità di conferimento di eventuali cattedre da Graduatorie di Istituto o spezzoni
pari o superiori a 7 ore, trovandosi nella posizione particolare di incaricato annuale e magari nell’incertezza
del conferimento o conferma dell’incarico di religione.
Ufficio Stampa

FERRAGOSTO TRA SCELTE E CAOS GPS

Come è noto il 16 Agosto prossimo terminerà la finestra per poter optare la scelta delle sedi di servizio per il personale precario. Quello che più stupisce non è il fatto che tutto avvenga sempre in concomitanza in periodi caldi  e che dovrebbero essere dedicati al recupero psico-fisico, a ciò ormai si è abituati ed è ormai consuetudine che tutta l’attività della scuola, e per i precari in modo specifico, si concentrano nel mese di agosto, ma  quello a cui non ci si abitua è il caos che puntualmente si verifica. Considerate le modalità telematiche con cui ormai il personale della scuola è costretto ad operare le scelte, sarebbe stato sufficiente indicare tale priorità direttamente con la presentazione del rinnovo delle GPS, con la possibilità di modificare tali priorità o le scuole successivamente in un tempo ridotto, tanto più che le disponibilità effettive delle cattedre o spezzoni disponibili viene pubblicata successivamente. Oppure ritornare alla vecchia modalità della scelta in presenza? Potrebbe essere una possibilità al fine di evitare errori nell’attribuzione delle sedi. E sono proprio gli errori presenti nelle graduatorie  che devono essere corretti e ci si stupisce come un semplice calcolatore possa attribuire a caso i punti, evidentemente i bug sono talmente tanti ancora da risolvere che ci si domanda se non sia il caso di rivedere l’intero impianto del reclutamento tramite graduatorie provinciali per le supplenze

“La Federazione Nuovi Sindacati Istruzione e Ricerca (Fe.N.S.I.R.), attraverso le sua struttura autonoma, S.A.DOC. (Sindacato Autonomo Docenti)  afferma il Segretario Generale appena eletto, Giuseppe Favilla, darà il supporto necessario a tutto il personale che ne fa richiesta. Vigilerà sul corretto scorrimento delle graduatorie e porrà in essere tutte le tutele giuridiche necessarie affinché venga rispettato il diritto di ciascuno a vedersi riconoscere un contratto, seppur a tempo determinato, ma corrispondente in modo corretto al proprio punteggio e posizione in graduatoria”.

“Siamo convinti – continua Favilla – che l’unica soluzione al “balletto” delle supplenze sia mettere in atto procedure semplificate di reclutamento a tempo indeterminato e su tutti i posti disponibili con il concreto superamento tra l’organico di diritto e quello di fatto, specialmente in presenza di cattedre strutturalmente attive nelle scuole. Anche in questo caso, sarà nostro impegno il superamento di tutto il precariato della scuola, nel rispetto delle specificità legislative di ciascuna categoria”.

L’Ufficio Stampa